Quotidiano | Categorie: Religioni

La CEI chiede un aiuto economico per i preti, come don Giovanni a Vicenza per lo sport ai disabili

Di Edoardo Andrein Mercoledi 31 Dicembre 2014 alle 14:37 | 0 commenti

Fino al 31 dicembre i vescovi italiani promuovono la campagna di comunicazione su tv e web “Insieme ai sacerdoti, Insieme ai più deboli” realizzata dal Servizio per la Promozione del Sostegno Economico della CEI, la Conferenza Episcopale Italiana. Un modo per sensibilizzare i fedeli cattolici alla corresponsabilità economica verso l’opera dei sacerdoti nell’Italia di oggi.

Nei filmati della campagna diretti da Stefano Palombi con foto di Francesco Zizola (nel video che pubblichiamo c’è “Quelli che non si arrendono”) si raccontano le storie di alcuni sacerdoti. Come quella di don Giovanni Cecchetto, coordinatore della Commissione handicap e comunità cristiana della Caritas diocesana di Vicenza. Don Giovanni da quarant’anni vive in sedia a rotelle dopo un incidente d’auto; grazie a lui tanti giovani disabili vicentini hanno ritrovato fiducia con la sua vicinanza:

“Alcuni riescono ad accettarsi, altri non ce la fanno, anche a distanza di anni - racconta don Giovanni - La maggioranza tuttavia ce la fa perché si rende conto che soprattutto oggi, a differenza di alcuni anni fa, si può vivere in modo autonomo, nonostante i limiti.

Bisogna superare la tentazione di rinchiudersi e trovare degli amici, come quelli di H81, l’associazione sportiva di cui don Cecchetto è stato cofondatore nel 1981, anno internazionale delle persone con handicap:

"Il primario del reparto di Recupero funzionale dell’ospedale di Vicenza - ricorda il prete vicentino - chiese a me e ad altri di dar vita ad un’associazione, sul modello di un sodalizio nato a Verona, per avviare i disabili allo sport".

Il via alle attività coincise con una Messa celebrata da don Cecchetto nella parrocchia di San Giorgio, per l’inaugurazione della rampa d’accesso alla chiesa:

"Una delle prime - sottolinea il sacerdote - tra gli obiettivi di H81 c’è infatti anche la denuncia delle barriere architettoniche, ma anche culturali: come per esempio il pregiudizio che associa lo sport alla perfezione fisica. In ospedale incontriamo tanti giovani vittime di incidenti d’auto e di moto, proponiamo loro l’attività sportiva, oltre a spingerli ad uscire insieme a noi, o suggerire come attrezzare la casa o che cosa fare per prendere la patente. La disabilità non è una malattia!" conclude don Giovanni.

H81, come altre associazione simili, permette di praticare molti sport: dal ping-pong alla vela, e persino il rally, attività in collegamento con diverse strutture sportive pubbliche e private, aperte al dialogo con la disabilità.

 

Ecco tutte le informazioni necessarie per le donazioni:

Le Offerte per i sacerdoti sono diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, perché espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Dal proprio parroco al più lontano. Ogni fedele è chiamato a parteciparvi, a nome proprio o della propria famiglia. L’Offerta è nata come strumento di comunione tra sacerdoti e popolo di Dio, e delle parrocchie tra loro. Per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della ‘Chiesa-comunione’ delineata dal Concilio Vaticano II.

Le Offerte sono strumento di origine concordataria, al pari dell’8xmille. Dal 1984, con l’applicazione degli accordi di revisione del Concordato, i presbiteri sono affidati alle comunità per il sostentamento. Così le donazioni vanno ad integrare la quota destinata alla remunerazione del parroco proveniente dalla raccolta dell’obolo in chiesa. Ogni curato infatti può trattenere dalla cassa parrocchiale una piccola cifra (quota capitaria) per il suo sostentamento, pari a circa 7 centesimi al mese per abitante. In questo modo, nella maggior parte delle parrocchie italiane, che conta meno di 5 mila abitanti, ai parroci mancherebbe il necessario. Le Offerte e l’8xmille vengono allora in aiuto alla quota capitaria.

L’8xmille oggi è strumento ben noto e non costa nulla di più ai fedeli. Le Offerte invece sono un passo ulteriore nella partecipazione: comportano un piccolo esborso in più, ma indicano una scelta di vita ecclesiale. Tuttora le Offerte coprono circa il 3% del fabbisogno, e dunque per remunerare il clero diocesano bisogna ancora far riferimento all’8xmille. Ma il loro significato indica un’ulteriore consapevolezza e partecipazione alla vita di tutte le comunità italiane, oltre che della propria. L’offerta ai sacerdoti può essere donata con conto corrente postale, bonifico bancario, con un contributo diretto agli Istituti diocesani sostentamento clero e con carta di credito, anche attraverso il sito web www.insiemeaisacerdoti.it. I contributi così versati vengono inviati all’Istituto centrale sostentamento clero di Roma, che li distribuisce equamente tra i circa 36 mila preti diocesani. Assicura così una remunerazione mensile che va dagli 870 euro netti al mese per un sacerdote appena ordinato, fino ai 1.354 euro per un vescovo ai limiti della pensione. Le Offerte oggi sostengono anche circa 3 mila preti ormai anziani o malati, dopo una vita spesa per il Vangelo e per i fratelli, oltre che circa 600 missionari nel Terzo Mondo.

Il contributo è deducibile fino ad un massimo di 1.032,91 euro l’anno. Info: www.insiemeaisacerdoti.itwww.insiemeaisacerdoti.it


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