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La Basilica palladiana diventerà presto monumento nazionale. Grazie allo sforzo congiunto dei parlamentari vicentini e sotto l'impulso dell'amministrazione comunale e del consorzio di promozione turistica Vicenzaè, la commissione cultura della camera dei deputati ha approvato all'unaminità la proposta di legge con cui il gioiello cittadino viene riconosciuto come monumento nazionale. Tra gennaio e febbraio l'iter potrebbe già concludersi con la calendarizzazione e conversione in legge a Montecitorio.

Un risultato raggiunto grazie al lavoro di squadra di tutto il territorio:  dei deputati vicentini, capitanati dall'onorevole Daniela Sbrollini in quanto prima firmataria del progetto di legge, Federico Ginato, Filippo Crimì e Alessandra Moretti del Pd e Filippo Busin della Lega Nord, ma anche delle associazioni culturali e delle varie categorie economiche. Come hanno sottolineato in conferenza stampa il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, Daniela Sbrollini e il presidente di Vicenzaè Vladimiro Riva, viene riconosciuto così il valore artistico e culturale, ma anche economico e politico della Basilica palladiana. "È il monumento che rappresenta Vicenza, il nostro ambasciatore ed un asse strategico di sviluppo economico e produttivo per il territorio", sottolinea il vicesindaco. La convinzione comune, infatti, è che la Basilica e Vicenza da adesso siano ancora più attrative e competitive da un punto di vista turistico e quindi anche economico. E che con la cultura si mangi ne è convinto anche il presidente di Confindustria Vicenza Giuseppe Zigliotto, che sottolinea la mancanza, tutta italiana,  di un censimento e una normativa sui monumenti nazionali; perchè "un'azienda che non conosce il suo patrimonio non può funzionare". Oltre la Basilica, infatti, solo i monti Grappa e Pasubio sono considerati monumenti nazionali nella provincia di Vicenza.