Inquinamento del depuratore di Montebello: Pettenò chiede lumi alla regione
Mercoledi 31 Luglio 2013 alle 14:59 | 0 commenti
 Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale della Federazione della Sinistra Veneta - Il Giornale di Vicenza del 18 luglio 2013, in un articolo a firma di Ivano Tolettini, informa dell'ennesima inchiesta per inquinamento (i fatti risalgono al periodo 2009/10), che vede coinvolti i vertici della società pubblica Medio Chiampo, che gestisce il depuratore di Montebello Vicentino;
che le accuse rivolte dalla Procura distrettuale di Venezia al Presidente di Medio Chiampo, Piergiorgio Rigon, e al responsabile tecnico Stefano Paccanaro - insieme ad altri 14 indagati - è: " falso ideologico in certificati commesso da persone esercenti un servizio di pubblica utilità "", "falsità in registri e notificazioni" e violazioni ambientali;
che per il Magistrato gli indagati volevano conseguire: "un ingiusto profitto che consisteva nel non sopportare i costi per il corretto smaltimento dei rifiuti speciali liquidi non pericolosi";
si chiede alla Giunta Regionale di conoscere
se la Giunta - essendo questo l'ennesimo episodio di non corretta gestione del depuratore di Montebello da parte dei vertici di Medio Chiampo - non ravvisi la necessità di un commissariamento dell'ente, visto il susseguirsi negli anni di episodi di mala gestione dell'impianto;
se - con l'Autorizzazione Integrata Ambientale del depuratore di Montebello Vicentino e degli altri depuratori del polo conciario, quali l'impianto di Arzignano e quello di Montecchio Maggiore (impianti costruiti con la finalità del risanamento dell'Ovest Vicentino e per il disinquinamento del Fratta Gorzone) - sia stata concessa l'autorizzazione a trattare rifiuti liquidi provenienti da fuori distretto; il tutto, pertanto, operando in modo palesemente contrastante rispetto a quanto previsto, per tale area, dal progetto GIADA (progetto finalizzato alla diminuzione dell'inquinamento atmosferico, idrico e del suolo del comprensorio) ed andando invece - in un'ottica esattamente contraria - ad aggravare ulteriormente, importandolo addirittura dall'esterno, il carico inquinante nell'area.
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