Indipendenza, Pesavento: una classe politica nuova per attuare autonomie efficienti
Venerdi 28 Marzo 2014 alle 20:40 | 0 commenti
Alessandro Pesavento, Segretario di Italia dei Valori del Veneto - Il dibattito ripreso in questi giorni sul disagio del Veneto e sulle istanze indipendentiste di una parte della sua popolazione è fuorviante rispetto al vero problema esistente: la necessità che nella nostra Regione si raccordino e comincino a lavorare insieme singoli cittadini e gruppi organizzati per costituire il "partito che ancora non c'è".
Il Veneto soffre soprattutto la mancanza di gruppi dirigenti nella Società , nella Politica e nelle Istituzioni capaci di pensare con lungimiranza e secondo modelli nuovi il suo ruolo di Regione dotata di grandi risorse e potenzialità e fortemente condizionata dalla vicinanza geografica e culturale con le aree del Nord e dell'Est Europa.
L'indipendenza del Veneto, al pari di proposte bizzarre come l'unione del Veneto col Trentino Alto Adige, costituisce una scorciatoia, un espediente che impedisce di affrontare il vero nodo che è quello di un radicale ricambio e rinnovamento della classe dirigente veneta, a cominciare da quella politica.
Il Veneto è ancora troppo intriso di "doroteismo", cioè di una inestricabile ragnatela di rapporti e connubi che creano una commistione clientelare e parassitaria tra sistema affaristico-economico-finanziario e politica, coinvolgendo trasversalmente tutti gli schieramenti politici, e che condizionano in tal modo le decisioni strategiche per il futuro dei suoi cittadini e delle sue comunità , nella Sanità , nelle Infrastrutture, nello Sviluppo economico e urbanistico dei territori.
Urge la nascita di una forza-rappresentanza politica nel Veneto che interpreti correttamente l'obiettivo di realizzare autentiche Autonomie Locali all'interno della Regione dotate di poteri e risorse adeguate alle domande di servizi delle comunità e dei cittadini e alle esigenze di competitività e ammodernamento delle imprese.
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