Inaugurata a Santorso la nuova unità "Degenza a Didattica Integrata"
Venerdi 31 Gennaio 2014 alle 11:08 | 0 commenti
Oggi, venerdì 31 gennaio, presso l'Ospedale Alto Vicentino di Santorso, è in corso la presentazione al pubblico della nuova unità "Degenza a Didattica Integrata", di cui daremo conto in seguito.  Il programma prevede la  Presentazione del Progetto di Degenza a Didattica Integrata con una serie di interventi dopo quello di apertura di Graziano Cosaro, Coordinatore del Corso di Laurea Infermieristica sede di Montecchio Precalcino e Responsabile del progetto per l’ULSS 4.Â
Caratteristica del reparto è che viene gestito dagli infermieri con un'organizzazione innovativa in collaborazione con l'Università di Padova e il Corso di Laurea in Infermieristica
L'Ulss 4 ha inaugurato venerdì 31 gennaio 2014 il nuovo reparto dell'Ospedale Alto Vicentino, la Degenza a Integrazione Didattica (DID). La caratteristica di questo reparto, progetto unico in Veneto, è che viene gestito dagli Infermieri con un'organizzazione innovativa in collaborazione con l'università di Padova e il Corso di laurea in infermieristica. Il reparto ospita i pazienti che hanno superato la fase acuta, quindi hanno una situazione clinica stabilizzata ma necessitano ancora di assistenza infermieristica (igiene personale, mobilizzazione, alimentazione, educazione alla salute) e assistenza avanzata per competenze e abilità di autocura. Il ricovero in DID consiste dunque in un ulteriore periodo necessario per un efficiente recupero funzionale, per facilitare il rientro a domicilio e l'eventuale inserimento nei percorsi assistenziali territoriali.
I pazienti affidati alla DID (fino ad oggi ne sono stati accolti 45), sono seguiti da 6 infermieri, 1 caposala, 2 Tutor universitari. Inoltre, 24 studenti del secondo e terzo anno del Corso di Laurea in Infermieristica, svolgeranno la loro esperienza di tirocinio. Un medico della Specialità che ha trasferito il paziente al nuovo reparto sarà interpellato in caso di necessità . Negli 8 posti letto a disposizione dei dipartimenti ospedalieri (che diventeranno presto 15) possono essere inseriti pazienti di area chirurgica e di area internistica.
Durante il ricovero, il paziente, un suo familiare da lui autorizzato o il suo Medico di Famiglia potranno ricevere informazioni sull'iter diagnostico-terapeutico e sull'evoluzione della malattia, relazionandosi con il Medico, nella sala visite di reparto, tutti i giorni feriali dalle 11.30 alle 12.30 e su alimentazione, mobilizzazione e assistenza rivolgendosi al coordinatore, dalle 11 alle 14 nello studio di reparto.
L'accesso per i parenti è libero e, quando possibile, essi sono coinvolti nella gestione del paziente. L'accesso per gli amici corrisponde all'orario delle visite dell'ospedale, dalle 15:00 alle 21:00. E' un ospedale libero dal fumo, è assolutamente vietato fumare all'interno della struttura: questo per disposizioni di legge e soprattutto per la salvaguardia della propria salute, dei pazienti e del personale dell'ospedale. E' presente un servizio religioso nella Cappella - al primo piano, con Santa Messa alle ore 7:30 nei giorni feriali e alle 9:00 nei giorni festivi. E' disponibile inoltre un servizio di mediazione culturale per le persone extracomunitarie o comunitarie.
"La Degenza a Didattica Integrata - nota l'Assessore alle Politiche Sanitarie della Regione del Veneto Luca Coletto - è un modello di erogazione dell'assistenza coerente con la realtà ospedaliera del Veneto ed in particolare di questo nuovo Ospedale dell'Alto Vicentino. Rappresenta una brillante proposta che nasce dall'intesa tra una Struttura Sanitaria e l'Università . Plaudo a questa iniziativa, che vede una realtà periferica in grado di coniugare formazione e attività di cura, a dimostrazione che sono gli operatori che attestano che le cose si possono fare".
"L'aumento dell'età media della popolazione, associata all'evoluzione scientifica e tecnologica, - nota il Direttore Generale - richiede cambiamenti assistenziali e organizzativi, dunque anche la revisione di ruoli e competenze di tutti i professionisti del settore. Ciò significa modificare il ruolo professionale dell'infermiere e definire una nuova autonomia e responsabilità professionale, attribuendo all'infermiere funzioni avanzate, in connessione con gli obiettivi di prevenzione, cura, assistenza e riabilitazione previsti dalla programmazione sanitaria nazionale e regionale. Vent'anni dopo l'emanazione della legislazione in materia, si aggiornano dunque i profili delle professioni sanitarie, considerando anche che nel frattempo l'Università ha ben lavorato sugli aggiornamenti continui".
Nell''Ulss 4 operano 689 infermieri, di cui 576 in Ospedale e 113 sul territorio. I Dirigenti Medici sono 271, di cui 224 in Ospedale e 47 sul territorio. Il rapporto infermieri medici è di 2,5.
In Italia ci sono 415 mila infermieri - 322 mila donne e 93 mila uomini (in maggioranza italiani - 388 mila - mentre altri 17 mila sono di provenienza europea e 10 mila extraeuropea). La media italiana è di 6,6 infermieri ogni mille abitanti (contro una media europea di 8,4 - migliore è la Svizzera con 17,4). Secondo stime nazionali, in Italia mancherebbero da 50 a 70 mila infermieri. Il rapporto numerico infermieri - medici in Italia è di 1,6 contro i 4,5 del Giappone, Paese con il migliore rapporto al mondo. Il peggiore è la Grecia con un rapporto di 0,5.
Informazioni:
- Degenza Tel. 0445 571119 - 571110
- Coordinatore Infermieristico Tel. 0445 571117-571143 e mail: [email protected]
- Tutor didattici 0445 571116
- Coordinatore Corso di Laurea in Infermieristica: email: [email protected]
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