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In prima a Padova Tiziano Scarpa: ai Giardini Sospesi in Bastione Santa Croce

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 26 Agosto 2013 alle 19:17 | 0 commenti

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Giardini Sospesi  - Sono tre gli spettacoli dedicati a Tiziano Scarpa in scena questa settimana ai Giardini Sospesi di via Marghera, tra le mura cinquecentesche del Bastione Santa Croce. Inaugura il ciclo lo stesso Scarpa, mercoledì 28 agosto alle 21,30, impegnato nel nuovissimo monologo, ancora inedito "I nomi delle stelle", in prima a Padova. 

Una storia forte, impressionante, originale che mette in scena un uomo perseguitato, che ha vissuto un'esperienza speciale, e ora è come se fosse posseduto dagli spiriti, solo che si tratta di esseri molto particolari. Sarà piacere - e inquietudine - del pubblico scoprire chi sono. Scarpa ha scritto questo soliloquio per un attore, ma per l'occasione legge, agisce e patisce il testo con la sua consueta verve di lettore scenico ormai navigato.

Ingresso 10 euro : non è richiesta la tessera arci

Giovedì 29 è la volta di]Silvio Barbiero che porta sul palcoscenico GROPPI D'AMORE NELLA SCURAGLIA di Tiziano Scarpa, con la regia di Marco Caldiron E' un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata racconta la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese che richiama a volte l'immaginario di Bosh. Pochi elementi in scena per rappresentare una storia ricca di elementi narrativi che non manca mai di sorprendere per l'originalità delle soluzioni messe in atto. Lo spettatore si trova così immerso in un mondo composto da suoni antichi ma pur sempre riconoscibili, da immagini, musiche che richiamano un mondo naif tracciato con pennellate severe e marcate.

ingresso 7 euro: non è richiesta la tessera arci

Venerdì 30, sempre alle 21:30, chiude il ciclo dedicato a Tiziano Scarpa Marta Dalla Via  con "LA CINGHIALA DI JESOLO" Anche questa volta "un posto veneto". Qualcosa o, meglio, qualcuno che sento di conoscere come un parente. Questa volta Jesolo. Dopo un piccolo mondo alpino ecco un micro mondo marino. Sommerso. Violentato dal "fuori stagione". C'è un filo conduttore fatto di geografie emotive, di periferie umane dove luogo e persone sono un unico organismo. Chi abita chi? Un paradosso. Un'ambiguità. Gente luccicante piena di ruggine.
Il teatro è un "posto" destinato a creare mille declinazioni di spazio al suo interno. Mi interessa il viaggio temporale e mentale che le storie permettono di fare. In questo viaggio il posto non è una discoteca o un bagno della marina, ma una colonia estiva di ragazzi dove un giovane, appena uscito dal riformatorio, si ritrova a lavorare come aiuto cuoco. La colonia è un piccolo universo indipendente con regole, orari e giochi di relazione tutti suoi. Anche le dimensioni di questo posto sono alterate: pentoloni giganti che cuociono pastasciutte per trecento e piccoli piatti a misura di bambino. Tonnellate di peperoni gialli da tagliare e minuscole saponette. La deformità di una vita comune, con i suoi tic, le sue stranezze, i suoi orrori ci mette di fronte al "male quotidiano". ingresso 7 euro :: non è richiesta la tessera arci

PRENOTAZIONI VIA SMS AL NUMERO 345 320 0001 345 320 0001 ENTRO LE 18 DEL GIORNO DELLO SPETTACOLO (non è previsto un messaggio di nostra conferma)


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