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In Veneto arrivano le multe per chi spaccia pane industriale per fresco

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 18 Dicembre 2013 alle 18:40 | 0 commenti

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Costantino Toniolo, consigliere regionale NCD - "In questa tornata consiliare abbiamo, tra le tante iniziative, approvato in assemblea una legge che va a distinguere chiaramente il pane fresco prodotto e commercializzato in giornata, dal pane industriale che può invece subire interruzioni di tipo conservativo nella sua produzione. Una normativa che difende l'artigianato tradizionale e territoriale ma anche il consumatore. Ora saremo certi di portare sulle nostra tavole il pane buono!".

Lo afferma Costantino Toniolo (Pdl-Ncd), presidente della commissione affari istituzionali e bilancio del Consiglio regionale del Veneto tra i sostenitori della norma chiesta a gran voce dalla categoria dei panificatori artigiani che in questo periodo di crisi subiscono la concorrenza del pane venduto nella grande distribuzione che in parte è realizzato all'estero surgelato e/o precotto e importato in Italia. 

"Una norma che influirà positivamente sulla spesa quotidiana e settimanale che noi veneti realizziamo in negozi e supermarket e che valorizza i piccoli panifici artigiani che soffrono della crisi pur realizzando un ottimo prodotto fresco", sottolinea Toniolo. "Grazie ad un registro e a un marchio di qualità (forno di qualità) sapremo perché il pane fresco costa il giusto, mentre il semipane industriale surgelato o conservato in atmosfera modificata e cotto all'ultimo prima della vendita viene venduto a prezzi molto bassi".

"Inoltre il pane industriale non potrà più essere spacciato per fresco", conclude Toniolo, "vi sono infatti una serie di sanzioni previste dalla legge che vanno dai mille ai 12mila euro, destinate a raddoppiare in caso di recidiva, per coloro che non rispetteranno i requisiti dell'arte panificatori previsti".

"La legge non penalizza la produzione e vendita di pane industriale, ci mancherebbe altro, si tratta di un prodotto sano ugualmente ma con caratteristiche organolettiche diverse", conclude Toniolo, "ma era necessario mettere i puntini sulle 'i' e dare una medaglia a coloro che si svegliano nella notte per impastare il nostro pane, farlo lievitare e cuocerlo e offrircelo la mattina stessa sulle nostre tavole!"

Leggi tutti gli articoli su: Costantino Toniolo, pane

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