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Impegno per Vicenza: il quadro politico nazionale condiziona quello locale

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 18 Novembre 2013 alle 10:14 | 0 commenti

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Italo Francesco Baldo, Presidente “Impegno per Vicenza” - L’Associazione “Impegno per Vicenza”  vede con viva preoccupazione quando viene svolgendosi a livello nazionale, consapevole delle inevitabili ripercussioni anche a livello locale, dove  svolge la sua attività per un miglioramento efficace delle istituzioni.

Coiò perché con consapevolezza riconosce che solo un vera armonia tra le istituzioni centrali di una Stato e quelle locali possono, pur nelle difficoltà del tempo presente, consentire politiche in grado di dare prospettive di soluzione. L’attuale quadro politico italiano si presenta in grave crisi, dove il protagonismo di alcuni condiziona  tutto il quadro politico e ciò, purtroppo in ogni  raggruppamento politico. Ciò che manca sono “le idee”, si naviga a vista nella crisi senza progettazione; si lamenta una scarsa efficacia dei poteri dello Stato, ma come si opera? Lotta fra correnti incapaci di convogliarsi in un'unica forza e soprattutto incapacità di andare oltre il presente. Il parlamento, sede del potere legislativo, che appesantisce sempre lo Stato di leggi che si mostrano inefficaci. Quante , eliminando prima di tutto gli sprechi e i troppi partecipanti. Un governo incapace di proporre politiche a lungo termine e questo in ogni settore, perché condizionato da piccole e grandi lobby che vanno salvaguardate anche a scapito di tutti i cittadini. Una Magistratura che ha realizzato per se stessa buone  e abbastanza veloci carriere, ma lunghi processi. Si potrebbero scrivere volumi sulla mancanza di efficienza dei tre poteri fondamentali dello Stato per non parlare di quelli che ne derivano, come le amministrazioni Comunali, le ASL/ULSS. Di tutto ciò ne risentono i cittadini a livello locale, che non trovano efficaci nei tre poteri e quindi nemmeno in quelli locali. Tutto si conchiude in un “arraffare” diritti, che magari non esistono, ma sono stati “prodotti” ad arte e che oggi sono considerati impedibili, perché acquisiti.

URGE un nuovo risorgimento, che nel mentre affida All’attuale governo l’amministrazione corrente, predisponga una Consulta e una Camera di Riforme. In due anni, iniziando subito si può nuovamente delineare lo Stato Italiano, come fecero i padri costituzionali tra il 1946 4 il 1947 con diverse visioni, ma con un obiettivo comune. Loro furono “statisti”; questa è la direzione e con umiltà e coraggio va intrapresa. Sveltendo anche l’ente locale, che è chiuso in una farraginosa “lotta” di parti e non ha efficacia se non negli interessi particolari di nominati o collaterali negli “affari”.

“Impegno per Vicenza”, nel sottolineare tutto ciò, chiede una vera mobilitazione dei cittadini di ogni visione politica, perché non  l’Italia non sia  serva di questo o di quell’esponente di partito, ma uno Stato nel quale tutti concorrano al suo buon governo.

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