Immigrati, Ciambetti: anche la Regina è d'accordo. Altro che ius soli
Mercoledi 8 Maggio 2013 alle 17:34 | 0 commenti
Roberto Ciambetti, assessore regionale Veneto - “Diverso stile da Letta, ma soprattutto una chiara scaletta di priorità rispetto al governo italiano: dalla Gran Bretagna giunge un’altra lezione†L’assessore regionale del veneto al Bilancio, Roberto Ciambetti, tra i primi a criticare la presa di posizione del ministro Kyenge sullo ius soli commenta oggi il discorso della Regina Elisabetta al parlamento britannico in cui la sovrana ha annunciato le linee guida del governo nel prossimo anno e tra queste “una nuova legge sull’immigrazione" – ha detto Ciambetti -. Ma è nei primi secondi del discorso reale che si capisce il baratro che ci separa da una democrazia liberale".
"Infatti la Regina ha detto che ‘It will also work to promote a fairer society that rewards people who work hard’, che tradotto suona così: ‘Il governo si impegna per promuovere una società più giusta che sappia remunerare chi lavora duramente’ e il concetto è ripreso più volte nei 7 minuti e 39 secondi del suo discorso. Un passaggio importante, come quello in cui si annuncia una nuova e più severa legislazione sull’immigrazione è stato coinciso quanto chiaro: circa 16 secondi, poche parole, ma chiarezza estrema per dire che la nuove norme mirano ad attrarre in Gran Bretagna gente che vuole contribuire e dissuadere chi non ne ha intenzione ("ensure that this country attracts people who will contribute and deter those who will not"). Il passaggio, come detto conciso, semplice, ma inequivocabile è giunto poco dopo al metà del discorso reale, perché le priorità stando al governo sono il rafforzamento dell’economia, l’impiego, la formazione scolastica, i diritti del consumatore, la tutela del risparmiatore, le pensioni e via dicendo. Significativo che l’annuncio sulle nuove norme sull’immigrazione precedano quelle sulla sicurezza e sul contrasto al lavoro in nero.  Niente dubbi, niente tentennamenti: la migliore risposta a chi in Italia aggiunge, nell’Agenda di un governo già oberato da troppi obiettivi, temi che nulla hanno a che fare con le vere emergenzeâ€. Ciambetti ha poi concluso: “Solo una democrazia forte, dalle idee chiare, sa affrontare situazioni difficili come l’attuale – ha concluso Ciambetti – e non è un caso se, diversamente dall’Italia dove anche solo parlare di federalismo vero sembra un sacrilegio, la Scozia farà un referendum per l’Indipendenzaâ€
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