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Il Victory chiude... ma la storia non si cancella. E i residenti portano il Comune in tribunale

Di Citizen Writers Martedi 28 Aprile 2015 alle 10:05 | 0 commenti

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Fulvia V. Tomatis, Presidente Comitato “Il Villaggio che non dorme”

Mentre gli amministratori dormono sonni beati, i residenti del Villaggio del Sole – Monte Crocetta hanno anche dovuto sopportare le 10 nottate del mese di aprile di funzionamento del Victory Club, con il frastuono della musica, aumentata dall’apertura dei portelloni del locale, del traffico e degli schiamazzi.

Tutto questo, nonostante i rilievi fonometrici dell’ARPAV abbiano certificato il superamento dei limiti acustici stabiliti per legge e nonostante l'incontro “informale” tenutosi all’inizio di aprile tra rappresentanti del Comune e i gestori del locale notturno.

Evidentemente i gestori hanno continuato a sentirsi immuni rispetto a qualsiasi misura di vigilanza. Il Comune, non intervenendo nemmeno con azioni di contenimento del disturbo, ha confermato ancora una volta che l’interesse economico privato è superiore alla tutela dovuta per legge ai cittadini.

Così il 24 aprile scorso il Comitato ha presentato un Esposto alla Procura della Repubblica del Tribunale di Vicenza perchè vengano accertate le responsabilità degli amministratori del Comune per non aver attuato le norme vigenti al fine di tutelare il riposo notturno, la salute e la sicurezza dei residenti del Villaggio del Sole - Monte Crocetta.

I cittadini del quartiere hanno alcuni quesiti per il Sindaco e la sua squadra riguardo alla lunga storia di questa vicenda.

Che cosa hanno fatto gli assessori e i funzionari dopo l'incontro tecnico intersettoriale del Comune di Vicenza del 6 aprile 2010? Secondo quanto appare nel verbale, già allora le problematiche relative al Victory Club erano delineate chiaramente, così come le misure da prendere in vista dell'approvazione del Piano di ​classificazione acustica. In quell’incontro, l’unico settore che non rilevava irregolarità era quello dello Sviluppo Economico, lo stesso che – già approvato il Piano di classificazione acustica – autorizzava il Victory Club a un incremento di orario e di capienza, lo stesso che avrebbe dovuto svolgere i controlli sui limiti imposti al locale, tra cui quello della somministrazione di alimenti e bevande. Lo stesso, infine, che per ben due volte ha negato al Comitato l'accesso agli atti pubblici sul funzionamento della discoteca, ottenuti poi con intervento di un avvocato di parte, del Difensore civico regionale e di un consigliere comunale dell’opposizione.

L’assessore Dalla Pozza, ora candidato al Consiglio Regionale, presente anche lui all’incontro del 2010, occupa ancora la stessa poltrona: cosa ha fatto dopo averne ricevuto il rapporto?

L’assessore all’innovazione Zanetti, che lo scorso anno in due occasioni ha rassicurato il Comitato sul positivo sviluppo della questione, quali misure ha fatto prendere ai suoi sottoposti del SUAP e Polizia amministrativa per almeno attenuare il grave disturbo provocato dalla presenza di un locale notturno in una zona residenziale?

Quali le responsabilità del sindaco, assessori e funzionari del Comune? Non per quest’ultimo mese, ma da 4 anni esatti, cioè da quando è stato approvato il Piano di classificazione acustica (23.2.2011). E ancora: qual è il ruolo dei consiglieri di zona? Che hanno certo avuto i voti “di zona” nelle elezioni comunali, ma non si sono sentiti obbligati nè impegnati per dare ai propri concittadini una qualità di vita migliore.

E inoltre, è possibile che in una città di 100mila abitanti il servizo di Polizia locale sia sospeso nelle ore notturne? Perchè l’assessore alla sicurezza Rotondi non esige dal proprio Sindaco un organico adeguato ed efficiente per la sua Polizia per tutelare i cittadini, mentre la discoteca Victory per proteggere i propri clienti - da chissà quali affronti - fa girare le ronde in bicicletta nel quartiere e ingaggia poliziotti della vigilanza privata?

Ma c’è una questione, in particolare, che il Comitato “Il Villaggio che non dorme” ritiene inaccettabile e vergognosa: i cittadini devono impiegare tempo e risorse economiche per auto-tutelarsi, oltre a subire il danno di non dormire 70 notti in ogni stagione autunno-inverno per la presenza in quartiere della discoteca. Intanto l'Amministrazione non fa osservare le norme in vigore e i dirigenti comunali prendono incentivi per svolgere compiti che rientrano nelle loro mansioni e il cui operato non viene valutato. Infatti, almeno li avessero svolti fino in fondo i propri compiti.

Dall’inglese mutuiamo una parola, “accountability”, che vuol dire “render conto del proprio operato in base alle mansioni e responsabilità attribuite”. Questo ha chiesto il Comitato presentando l’esposto alla Procura della Repubblica: che vengano ripristinati i meccanismi di responsabilità degli amministratori verso la cittadinanza, che le omissioni vengano individuate e i responsbili ne rispondano. L’unico fine è rendere un servizio ai residenti del Villaggio del Sole – Monte Crocetta e ad altri cittadini che similmente non vengono o non sono stati tutelati nel loro diritto  al riposo notturno e alla salute, alla quiete pubblica e alla sicurezza.

E che domani gli amministratori non si auto-incensino di essere stati loro a decidere il trasferimento del Victory Club. Per ora la chiusura si limita a una dichiarazione dei gestori. L’Amministrazione comunale non ha ancora scritto la parola “fine” a questa vicenda comunicando formalmente – per scritto questa volta - che il locale non riaprirà il prossimo ottobre in Via Biron.

(nella foto i residui che i clienti ogni fine settimana lasciano nelle strade adiacenti al Victory e che i residenti ripuliscono)


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