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Il Tiepolo in villa Valmarana: presentata la monografia del pittore veneziano

Di Federica Ceolato Domenica 14 Settembre 2014 alle 14:17 | 0 commenti

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Si è tenuto ieri, sabato 13 settembre presso Villa Valmarana ai Nani a Vicenza, l'incontro di presentazione del volume Tiepolo di Renzo Villa e Giovanni C.F. Villa, la «monografia più importante negli ultimi 50 anni sul pittore». Lo ha affermato il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, che, nel discorso di introduzione al Tiepolo, ha ricordato l'arte di Andrea Palladio, divenuta esemplare nei quattro angoli del mondo, a conferma della sua irradiazione universale.

«La Rotonda è un'esperienza straordinaria, ancor di più in questo pomeriggio di luce solare del colore del miele, un perfetto esempio di architettura ecologica, di cui tanto si parla oggi, dove la bellezza artificiale costruita dall'uomo si sposa con la bellezza di ciò che sta attorno, un tutt'uno con le colline, il fiume, i colori». Citando il connubio tra forme architettoniche armoniose e il paesaggio circostante, il direttore ha sollevato una domanda alle amministrazioni comunali, chiedendo come sia possibile che «a qualche centinaio di metri dalla Rotonda siano stati costruiti quegli scheletri di cemento...». Ha rotto l'imbarazzo della sala Paolucci, proseguendo nel suo intervento ed entrando nel vivo dell'attività artistica del Tiepolo. «Il Tiepolo – spiega - rappresenta al meglio il Settecento. Quando nel 1717, appena ventunenne, si iscrive al sindacato dei pittori veneziani, Venezia è alla vigilia di una nuova stagione di pace che durerà fino al 1797. E' una città liberale, la più godibile al mondo la Venezia che fa da sfondo ai lavori del Tiepolo. La borghesia emergente gli commissiona molte opere, che lo fanno conoscere in tutto il mondo. Nel 1750 viene chiamato, insieme ai due figli Lorenzo e Giandomenico, a Wurzburg dal principe vescovo Carl Philipp von Greiffenklan per decorare la Kaisersaal e lo scalone d’onore della residenza con affreschi celebranti le imprese dell'imperatore Federico Barbarossa. Sempre accompagnato dai figli, è la volta di Madrid, dove decora tre sale del Palazzo Reale su incarico del re Carlo III. Ma prima di recarsi in Spagna, i Valmarana gli commissionano un ciclo di affreschi». In Villa Valmarana sono presenti lavori sia del padre che del figlio Giandomenico. Entrando in villa, subito a destra, si ammira il Sacrificio di Ifigenia, collocato in un splendido atrio. A sinistra è la Flotta greca in Aulide, nel soffitto Diana e Eolo, sopra le porte Personificazioni di fiumi di Giandomenico.

A descrivere dettagliatamente alcuni dei più importanti capolavori di Tiepolo, Giovanni C.F. Villa, un autore del volume. «Oltre che dell'incredibile capacità di lavoro, del Tiepolo si sottolinea soprattutto la felicità attraverso la luce dei suoi dipinti e la sua capacità di farsi pittore di un'era».

Presente all'incontro, la Direzione Generale del gruppo Menarini, che, con l'impegno di valorizzare il panorama artistico italiano, aggiunge un altro volume alla collana di monografie d'arte di pittori e scultori italiani iniziata nel 1956.


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