Il lavoro manca... e allora si aumenta la precarietà
Martedi 16 Luglio 2013 alle 21:08 | 0 commenti
Secondo i dati forniti dall’OCSE il 52,9% dei lavoratori italiani sotto i 25 anni, ha un lavoro precario. Nel 2000 la precarietà era al 26,2%. Il tasso di disoccupazione totale è al 12,2% ed è previsto in aumento. I salari medi sono tra i più bassi dei paesi che hanno fornito i dati all’OCSE e sono in calo del 1,9% rispetto al 2011.
Di fronte a questa situazione il ministro Giovannini cosa fa? Propone di rendere ancora più flessibile il lavoro. Ovvero più precario. Distingue contratti flessibili in “buoni†(quelli a termine) e “cattivi†(quelli che interessano le “partite ivaâ€).
Si promette che l’Expo 2015 sarà fonte di occupazione e si discute di leggi ad hoc. Si parla di contratti a termine fino a 36 mesi rinnovabili anche 6 volte (praticamente 18 anni “a termineâ€). Si chiede la “massima flessibilità †nei contratti. Si propone (lo fa l’ex ministro berlusconiano Sacconi in commissione lavoro al Senato) di ridurre l’età dell’obbligo scolastico per andare a lavorare a 14 anni (come precari, naturalmente) …
Proposte indecenti, incoerenti e sbagliate di fronte al dramma della mancanza di lavoro.
Proposte che rivelano l’assoluta incapacità di affrontare il problema. Proposte di un governo e delle forze che lo sostengono che (assieme a tante altre decisioni, rinvii, tentennamenti ed azioni poco chiare come quella dell’espulsione della signora Shalabayeva e della figlia) dovrebbero farci capire come sia impossibile risolvere qualsiasi problema con un governo come quello guidato da Letta, Alfano, Bonino ecc. Un governo dannoso per il paese.
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