Quotidiano | Categorie: Politica

Il GdV sul caso Borgo Berga: o è "sciocco" Bortoli o Variati è pro Maltauro

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 30 Maggio 2015 alle 10:24 | 0 commenti

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Oggi su Il Giornale di Vicenza, con un richiamo in prima pagina ma con l'articolo non certo in prima di cronaca, c'è la notizia, in sè grave, delle indagini in atto e che riguardano il direttore generale del Comune di Vicenza Antonio Bortoli, sul quale, scrive, Diego Neri «il procuratore capo Antonino Cappelleri, duro nelle contestazioni, ha avviato un'inchiesta per far luce sull'iter amministrativo che ha portato alla variante del Piruea Ex Cotorossi, dove sono sorti palazzi a fianco del nuovo tribunale».

I fatti, per inciso da tempo denunciati da noi e poi rilanciati da esposti del M5S, si riferiscono al periodo dal 2009 al 2012 quando Bortoli operava come direttore dell'urbanistica  portato da Venezia a Vicenza da Variati, che, lo ricorda il sindaco nella sua corretta sospensione di giudizio, «nel 2008, per dare un segnale di discontinuità rispetto al passato in un settore chiave come l´Urbanistica».

Detto che leggendo l'articolo, anche più di una volta, oltre all'eddebito di aver concesso varianti che avrebbero avvantaggiato chi ha costruito il complesso ("Ex Cotorossi, dove sono sorti palazzi a fianco del nuovo tribunale", cioè, tradotto per i non tecnici, l'innominato Borgo Berga) e danneggiato il comune per 11 milioni di euro per una sottovalutazione dei valori a compensazione delle opere private, non si legge una virgola sulla durezza di Cappelleri, un altro dubbio amletico ci sorge.

In tutto l'articolo solo una volta il collega cita il nome di chi sarebbe stato avvantaggiato da Bortoli, cioè la società Sviluppo Cotorossi, cioè, lo aggiungamo noi, perchè quel nome il lettore del GdV deve decrittarlo, la Maltauro.

E, quando cita la Sviluppo Cotorossi, D. N. si affretta a sostenere che l'azienda di costruzioni maltauriana è «del tutto estranea alla vicenda» (sembra di rileggere la storia delle tangenti per Expo pagate da Enrico Maltauro ma non certo per dare vantaggi alla sua azienda...).

Ora, a meno che il confindustriale integralista GdV non abbia tacciato di eccessiva durezza Cappelleri proprio perchè accuserebbe l'avvantaggiatore Bortoli e non l'avvantaggiato Maltauro, l'articolo ci pare, ecco il nostro dubbio, puntare il dito contro l'intelligenza del direttore generale o, in alternativa, contro una presunta vicinanza della Giunta Variati al gruppo che, più che per le sue opere nel mondo, si segnala per la quantità di patteggiamenti di membri della famiglia che ne detiene la proprietà.

E sì, perchè se Bortoli ha fatto "un favore" da 11 milioni di euro alla Maltauro, interpetando in questo modo modo «la variante adottata nel novembre 2009 dal Consiglio comunale in base anche alle "garanzie di regolarità tecnica" dello stesso dirigente» e a insaputa della Sviluppo Cotorossi,  o non saprebbe fare il suo mestiere e non brillerebbe per intelligenza, almeno tecnica, oppure il dirigente lo avrebbe concesso, il favore, non riusciamo a fare altre ipotesi, interpretando il volere "ambientale "di una Giunta che, lo fa pensare Neri, sarebbe maltauriana... 

Caro GdV non è sempre possibile dare un colpo al cerchio e una alla botte.

Ci si infila in un ginepraio che i lettori stanno dipanando, dando credibiltà sempre di più solo alla parte storica del quotidiano in cui c'è il glorioso elenco dei morti.

A meno che anche da quell'elenco non sparisca qualche nome e cognome... che non va scritto.

 


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