Il delitto di Vicenza fa il giro dei media nazionali, insieme all'agnello
Mercoledi 16 Ottobre 2013 alle 21:30 | 0 commenti
La notizia ha fatto il giro di tutti i media nazionali: il pensionato residente a Vicenza che uccide il marito islamico di sua figlia con un colpo di pistola all’addome, dopo aver tentato di investirlo, in seguito a una lite furiosa. Non la classica lite famigliare finita in tragedia, perché la questione centrale riportata da tutte le testate è il probabile movente: l’uccisione di un agnello davanti ai nipoti.
E via alla tempesta di sfoghi in tempo di social network contro gli islamici, o più in generale gli immigrati. Chissenefrega se genero e vittima gravitavano attorno al mondo della droga.
Una notizia simile cade a fagiolo in tempi critici di approvazione della legge finanziaria dello Stato o, per restare a Vicenza, di apertura di un’inchiesta giudiziaria sul complesso edilizio di borgo Berga.
E via ai titoloni a quattro colonne per riempire le pagine dei giornali su un omicidio scaturito, sembra, da un atto così crudele verso un essere vivente appena nato, compiuto dagli "invasori" musulmani per la Id al-Adha, la festa del sacrificio.
È proprio un vero peccato non essere nel periodo pasquale cristiano e ritrovarselo sul piatto già fatto a pezzi e ben cotto, l’agnello.
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