Il conflitto generazionale ai tempi della crisi: in scena il Nordest dei fratelli Dalla Via

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 19 Febbraio 2014 alle 18:14 | 0 commenti

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Teatro Astra di Vicenza - Sono originari di Tonezza del Cimone, hanno vinto l’ultima edizione del Premio Scenario, il maggior riconoscimento nazionale per i nuovi talenti del teatro sotto i 35 anni, e si definiscono ironicamente “un’impresa famigliare che costruisce storie, nata da una collaborazione che, da casuale e affettiva, è diventata effettiva e voluta”: sono i Fratelli Dalla Via, che andranno in scena in prima regionale sabato 22 febbraio (ore 21) al Teatro Astra di Vicenza con il loro “MIO FIGLIO ERA COME UN PADRE PER ME”, all’interno della stagione “SIAMO UMANI 13-14”, il progetto de La Piccionaia - I Carrara Teatro Stabile di Innovazione per il Comune di Vicenza con il sostegno di Ministero dei Beni Culturali, Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, Circuito Teatrale Arteven e Askoll.

Un appuntamento speciale per i Fratelli Dalla Via, quello al Teatro Astra, legato al sostegno de La Piccionaia – I Carrara allo spettacolo durante le diverse fasi del suo sviluppo. La commissione zonale del nordest del Premio Scenario - di cui il Teatro Stabile di Innovazione vicentino è parte – aveva infatti selezionato il progetto, presentato in una prima forma embrionale di pochi minuti, proprio sul palco dell’Astra nel dicembre 2012. Un anno dopo, nel dicembre 2013, la compagnia è stata ospitata ancora all’Astra per una residenza artistica durante la quale lo spettacolo è stato completato in vista del debutto milanese al Teatro Franco Parenti.

Il lavoro – che vede anche la collaborazione di Annalisa Ferlini per la partitura fisica e di Roberto di Fresco per l’illuminazione e la sonorizzazione - racconta la storia di una ricca famiglia di imprenditori del nordest: la crisi economica, il senso di colpa ma anche il senso di responsabilità tra generazioni, il fallimento e il riscatto.

“La prima generazione ha lavorato - spiega Marta Dalla Via. - La seconda ha risparmiato. La terza ha sfondato. Poi noi. C’è ancora acqua che esce dai rubinetti. C’è corrente elettrica che nutre schermi e lampadine e c’è benzina nei serbatoi. C’è una bella casa, destinata a diventare casa nostra. È qui che abbiamo immaginato di far fuori i nostri genitori. Per diventare noi i padroni. Non della casa, padroni delle nostre vite. Niente armi, niente sangue. Un omicidio due punto zero. Fuori dalle statistiche, fuori dalla cronaca, un atto terroristico nascosto tra le smagliature del quotidiano vivere borghese”.

“Il modo migliore per uccidere un genitore - continua Diego Dalla Via - è ammazzargli i figli e lasciarlo poi morire di crepacuore: era il nostro piano perfetto, ma papà e mamma ci hanno preceduto e si sono suicidati per primi. Ora ci tocca di seppellirli. Ora ci tocca di vestirli. Ora ci tocca rispettare le ultime volontà di due cadaveri. Hanno vinto loro, di nuovo. I morti sono i padroni di quest’epoca”.

Ironia, punte di cinismo ed uso dell’italiano regionale per un raccontare una storia di 24 ore fatta di euforia e depressione, di business class e low cost, di obesi e denutriti nello stesso corpo, i cui protagonisti sono il simbolo di un’intera popolazione che soffre di ansia da prestazione e che il benessere condanna alla competizione, al contempo sottraendo loro il traguardo. “Il nostro è un teatro che abita una terra di capannoni e ville palladiane, – concludono i Fratelli Dalla Via - di oro e polenta, di mari e montagne. Utilizziamo la nostra lingua madre, il dialetto, e usiamo un registro ironico e grottesco perché è nella nostra natura di attori clown vivere la tragedia scoppiando a ridere”. 

Al termine dello spettacolo i Fratelli Dalla Via incontreranno il pubblico. Il giorno precedente (ore 16.30) al Polo Giovani B55 condurranno invece un laboratorio con i partecipanti di “Fabbricateatro”, il corso di teatro curato da La Piccionaia.

 

Gli abbonamenti a 5 spettacoli (intero 55 euro, ridotto euro 45) e i biglietti (intero 13 euro, ridotto 11 euro, diritti di prevendita 1,50 euro) sono in vendita negli uffici del Teatro Astra con orario 9.30-13 e 15-18. Per i gruppi di almeno 10 persone il biglietto è di 10 euro, per gli studenti delle scuole superiori di 9 euro. A partire dalle ore 20 è a disposizione del pubblico il parcheggio del Circolo Tennis in Contrà della Piarda (dopo il Teatro sulla sinistra). Data la capienza limitata, si consiglia di arrivare con anticipo. Prima e dopo lo spettacolo sarà attivo il punto di ristoro Equobar, con i suoi prodotti di caffetteria, pasticceria e snack equosolidali, biologici e a km zero.

Foto di Marco Caselli Nirmal


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