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Park Fogazzaro da bonificare, Variati a Fazioli: fallo "secondo le regole". Poi lo costruì Colla ...

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Lunedi 29 Luglio 2013 alle 23:15 | 0 commenti

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"Il sindaco di Vicenza, Achille Variati, ieri (5 marzo 2011...), in occasione della presentazione del Piano degli investimenti 2011 del gruppo Aim, ha affidato (guarda qui il documento audio video) un obiettivo aggiuntivo di fine mandato: «In attesa della destinazione definitiva di quell'area che rientrerà nella fase del Pat successivo a questo mio mandato, vorrei che tu, compatibilmente con le necessità aziendali e con le regole, realizzassi un parcheggio per il centro della città, che unisca quello attuale dei Carmini a quello ottenibile dall'area di Aim di San Biagio destinata ai suoi mezzi». 

Così introducevamo il 6 marzo 2001, ce ne siamo ricordati, noi soli, durante i corti ozi di un week end al mare, il video della conferenza stampa del giorno prima in Aim, presenti anche l'allora presidente del Cda di Aim, Roberto Fazioli, osannato come il suo salvatore ma di lì a un passo dall'essere rispedito al mittente, e l'assessore, defilato, alle partecipate, Umberto Lago la foto è di quella conferenza, ndr). Conferenza in cui il sindaco Achille Variati incoraggiava ulteriormente Fazioli aggiungendo al suo "invito" a realizzare il parcheggio, ora noto col nome di Fogazzaro, questo ulteriore stimolo: «Non ci è riuscito nessuno nei precedenti 20 anni, se non vuoi aggiungerti a quell'elenco e, invece, guadagnare considerazione realizza questo park, specialmente ora che mi è stato bloccato il progetto ex Gil!».

Non sappiamo se, e in qual misura, il successivo e vicino benservito al salvatore Fazioli sia dipeso dall'opera da lui incompiuta né sappiamo se l'ex presidente di Aim non realizzò il park perchè le regole a cui accennava Variati non includevano solo quelle dei costi aziendali ma anche la verifica della necessità di una bonifica del terreno, nel rispetto delle leggi e a tutela della salute pubblica.

Sappiamo solo che ora quel sito è palesemente dichiarato dall'assessore Dalla Pozza come inquinato e da bonificare prelevando parzialmente i non pochi soldi necessari da quelli stanziati inizialmente dalla regione per l'area ex Beltrame.

E sappiamo anche che l'opera, che nessuno era stato capace di realizzare «nei precedenti 20 anni», come aveva ricordato con piglio e cipiglio Variati a Fazioli, è stata portata "gloriosamente" a termine dal duo al vertice di Aim, il nuovo amministratore unico Paolo Colla e il "pluridecennale" suo super dirigente  Dario Vianello,  prima di essere inaugurata in pompa magna insieme a loro dal sindaco e dall'allora consigliere delegato Claudio Cicero.

Non sappiamo se Colla sia stato nominato al vertice di Aim anche per la costruzione rapida e la messa in servizio immediata del park non bonificato e se Vianello abbia per lo stesso motivo guadagnato altri punti alla corte di Variati ma due domande, anche se da soli, le facciamo e due risposte chiare ci attendiamo:

1 - come, con quali permessi e per ordine o pressione di chi è stato possibile realizzare un parcheggio in un'area che anche i vecchi operai della municipalizzata sapevano come inquinata? 

2 - quali rischi per la loro salute hanno corso gli operai e le maestranze tutte al lavoro per costruire il parcheggio e quali hanno corso e ancora corrono i cittadini per l'uso del park da bonificare ma a tutt'oggi aperto al pubblico?

Le domande le rivolgiamo al sindaco e ad Aim ma anche agli organi preposti ai controlli e ai sindacati per la mancata verifica, prima, e tutela, poi, delle condizioni di lavoro dei lavoratori.

E anche alla magistratura locale a meno che non abbia già aperto, se necessario, un fascicolo.


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