Il campionato più pazzo del mondo
Lunedi 11 Novembre 2013 alle 19:25 | 0 commenti

La grande mattanza sta già mietendo le prime vittime. Fa davvero specie considerando che il campionato di Seconda Divisione è giunto appena all’undicesima giornata eppure, con le sconfitte casalinghe patite per mano di Bassano e Renate – e le contemporanee vittorie di Bellaria e Porto Tolle – per Bra e Castiglione lo spetto del baratro si fa sempre più concreto. Il precipizio è così vicino, non matematicamente magari ma per invertire la rotta ci vorrebbero investimenti e una buone dose di buona sorte, che basta un passo falso per ruzzolare rovinosamente nell’Ade.
Il Bra visto da vicino ha fatto anche più tenerezza di quanto non fece il Milazzo al termine dello scorso campionato. La compagine piemontese è vittima del proprio terrore, anche se il pareggio rocambolesco subito dal Cuneo e il gol a freddo siglato da Semenzato hanno ingigantito difetti e angosce. Tuttavia, in merito alla regolarità del campionato, non bisogna sottovalutare un dato oggettivo. Da quando il sistema calcio è entrato in crisi per i giocatori difendere il proprio posto di lavoro è diventato complicato quindi c’è da aspettarsi che una volta spogliate dell’angoscia del risultato da ottenere, Bra e Castiglione potrebbero ridestarsi e rubare punti pesanti a destra e a manca. Esattamente come fecero Milazzo, Fano e Casale nella parte conclusiva dello scorso campionato come tutti ben sappiamo.
Panico collettivo. La grande mattanza, un tempo ad esclusivo appannaggio dei tonni all’interno della «camera della morte», sta diventando un termine sempre più collegato alla categoria degli allenatori. Un campionato che non aspetta nessuno sta facendo precipitare la situazione. Se fino all’anno scorso una falsa partenza di una squadra costruita per vincere, male che andasse, poteva determinare il fallito accesso all’obiettivo playoff, quest’anno può significare la morte celebrale della retrocessione nei dilettanti. In questo senso stanno patendo le pene dell’inferno sodalizi che in estate hanno rinunciato al rispetto del requisito dell’età media come il Mantova, favoritissima alla vigilia, Porto Tolle, Alessandria o altre formazioni competitive e blasonate come Spal, Forlì, Torres, Cuneo. La prima conseguenza è stata un saltare di panchine che manco fossimo a capodanno. L’ultima in ordine di tempo è stata quella di Sala del Mantova (in precedenza già allontanato e poi richiamato) ma sono state oggetto di avvicendamento anche le guide tecniche di Alessandria (D’Angelo per Notaristefano), Porto Tolle (Favaretto per Zuccheri), Forlì (Roberto Rossi per Bardi), Spal (Gadda per Leonardo Rossi), Bellaria (Catalano per Pepe), Sassari Torres (Cari per D’Addario), Pergolettese (Giunta per il dimissionario Tacchinardi). Totale otto su diciotto, quasi la metà . Numeri mai visti.
Classifica. La prima vittoria in trasferta, che vale il secondo successo consecutivo per i giallorossi, è oro colato per la formazione di Bassano del Grappa. Punti pesanti che aprono il gap con il nono posto, attualmente occupato dalla Virtusvecomp, a sei punti ossia il parziale più elevato dall’inizio del campionato. Guardata da un’altra prospettiva si potrebbe dire che il Soccer Team si è issato al secondo posto in coabitazione con il Rimini e a sole due lunghezza dalla vetta in cui staziona il Real Vicenza (i vicentini dovranno però affrontare i due mesi di squalifica inflitti al leader difensivo Stefani, reo di aver collaborato con gli allievi del Levico durante la squalifica comminatagli nell’ambito del calcio scommesse). Ma è una prospettiva che non interessa a nessuno e che non permette di dormire sonni tranquilli. Prendiamo il Monza che totalizzando un solo punto nelle ultime due uscite è stato scavalcato in graduatoria da cinque squadre. Da qui alla fine del girone d’andata il Bassano Calcio sarà impegnato in due gare casalinghe contro la Pergolettese – attenzione si gioca sabto 16 e non domenica 17 – (che quando si chiamava PergoCrema sbancò il Mercante per un agghiacciante rigore commesso del portiere Grillo e terminò la gara in 11 nonostante la doppia ammonizione comminata ad Inacio pià ) e Monza. Seguono la trasferta di Castiglione, il match casalingo con la Torres, la trasferta di Meda con la bestia nera Renate e lo scontro diretto contro la sorpresa Santarcangelo. Eppure, a nostro giudizio, la vera rivelazione finora è proprio il Soccer Team.

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