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Il Beretta Schio s'inchina alla classe delle campionesse d'Europa

Di Nicolò Dalle Molle Martedi 25 Febbraio 2014 alle 17:00 | 0 commenti

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Dal sogno all’incubo. Uno scambio di ruoli da brividi per lo Schio. Solo sabato le orange disputavano contro Umbertide una gara praticamente perfetta, concedendo alle avversarie misere briciole. A quasi 5.000 chilometri di distanza dal Palacampagnola, Masciadri e compagne si trovano a vestire i panni della vittima sacrificale di turno, almeno nella prima metà di gioco.

Come Schio sabato, anche Ekaterinburg arrivava a questa sfida dopo una bruciante sconfitta in terra turca. Come Schio sabato, le russe sono partite in quarta e hanno congelato la partita già nei primi venti minuti di gioco. La reazione del Beretta nella seconda metà di gara non è stata sufficiente per impensierire le campionesse d’Europa che hanno meritatamente vinto per 74-61.

Sorpresa nel quintetto iniziale scelto da coach Mendéz che manda in campo Vandersloot, Masciadri, Macchi, Godin, Larkins. Coach Lange, invece, propone lo starting five delle stelle: Dominguez, Nolan, Taurasi, Gruda, Parker. Schio gioca bene le prime azioni di gioco sull’asse play-pivot che garantisce i primi punti di Larkins. Nell’altra metà di campo, le russe sono praticamente perfette grazie ai piazzati di Gruda e Parker mentre ottimo è l’impatto sulla gara di Kobryn e Popova. Schio inizia a faticare in attacco e paga a caro prezzo due sciagurati errori sotto canestro di Masciadri e le giocate avventate di Macchi: le due fuoriclasse ex Comense non entrano mai in partita e fanno perdere alla squadra due importanti punti di riferimento. Discreto invece l’impatto di Sottana e Honti sul match ma non basta: Ekaterinburg gioca a memoria, corre, sposta la difesa avversaria quando e come vuole, ma soprattutto colpisce con assoluta precisione. Lo testimonia il 75% nel tiro da due alla fine del secondo quarto. Le squadre vanno al riposo lungo su un mortificante 49-24.

I tifosi di Schio che hanno potuto seguire la partita in diretta erano già pronti ad aspettarsi una storica sconfitta, viste le premesse del primo tempo. Invece il Beretta esce compatto dagli spogliatoi, torna in campo con il quintetto più in partita fino a questo momento e cambia l’inerzia del match: Sottana guida le sue all’attacco, Ress firma due triple mentre Vandersloot torna a giocare sui suoi ritmi. Parziale di 11-0 per le orange e coach Lange è costretto a chiamare timeout. Taurasi capisce che la squadra ha bisogno di lei e inizia a giocare come solo la giocatrice più forte al mondo sa fare: ricaccia indietro le avversarie arrivate fino al -9 e suona la carica per le sue: 64-48 all’ultima sirena. Negli ultimi dieci minuti di gioco Schio sprofonda fino al -19 ma trova la forza di rialzarsi e, nonostante i continui canestri trovati da Parker, limita lo svantaggio fino al 74-61 finale.

Ora le orange dovranno attendere le gare di domani per scoprire il loro piazzamento nella classifica complessiva che determinerà gli accoppiamenti per gli ottavi di finale. Il rischio alto è d’incontrare una squadra già affrontata nel girone, visto l’assoluto equilibrio dello stesso.


UMMC Ekaterinburg - Beretta Famila Schio 74-61 (26-11, 49-24, 64-48)


UMMC Ekaterinburg: Arteshina 0, Jekabsone 2, Dominguez 5, Gruda 15, Stepanova 0, Wauters 1, Parker 19, Nolan 2, Petrakova ne, Kobryn 7, Taurasi 19.


Beretta Famila Schio: Reggiani ne, Sottana 19, Honti 6, Spreafico ne, Masciadri 2, Vandersloot 11, Godin 2, Larkins 10, Ress 8, Macchi 3.   


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