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Il Beretta Famila non sfata il tabù Kosice

Di Nicolò Dalle Molle Giovedi 5 Dicembre 2013 alle 23:32 | 0 commenti

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Inizia col sorriso la serata quando lo speaker annuncia il motivo dell’assenza di coach Mendéz: il tecnico spagnolo è volato d’urgenza in Etiopia con la famiglia per ricevere in adozione un bambino. Ovviamente il Palacampagnola si riempie di gioia per questa notizia, ma resta un'ombra di dubbio sulla possibilità di vincere una partita con l’assenza proprio del tecnico spagnolo.

In una gara difficile, con i soliti handicap di chili e centimetri, forse l’esperienza internazionale del tecnico spagnolo avrebbe potuto aiutare la squadra in questa complicata serata. Il mio non è uno j’accuse verso Giustino Altobelli, tecnico che stimo ed ammiro, solo che rimane un minimo di rimpianto per questa pesante assenza.

Il Palacampagnola è una bomba pronta ad esplodere a qualsiasi scintilla questa sera, soprattutto dopo un inizio orange che definire stellare è alquanto riduttivo. Il quintetto base, Honti, Masciadri, Godin, Ress, Macchi, gioca i primi 5 minuti di gara a livelli di grande squadra. Poi, però, con le prime rotazioni, s’incrina qualcosa nel muro orange che aveva limitato le slovacche a soli 4 punti in cinque minuti e la diga si rompe clamorosamente tra la fine del primo e l’inizio del secondo quarto. Solo il 7/7 di Macchi dalla linea della carità permette a Schio di tornare negli spogliatoi sotto di 9 punti, con un solo canestro dal campo segnato nei secondi dieci minuti di gioco.

La ripresa è una vera battaglia con le due squadre che si rispondono colpo su colpo, stoccata su stoccata e, se il Famila non avesse già accumulato uno svantaggio di 10 lunghezze, la partita avrebbe visto un continuo cambio di padrone. Schio, però, si perde nel momento topico del match quando, a 1’39” dalla fine della partita, con solo cinque punti da recuperare, sbaglia clamorosamente la rimessa in attacco e dà il là al contropiede di Abdi. Dalla panchina provano a giocarsi la carta del fallo sistematico ma le slovacche, Pierson in particolare, sono perfette dalla lunetta e allungano fino al definitivo 57-67.

I tifosi abbandonano il Palacampagnola con l’amaro in bocca perché alla fine un po’ tutti credevano in un’impresa che alla Scala del basket spesso ha preso vita. Vittoria meritata per le slovacche, resta però l’impressione che le gialloblu non siano imbattibili. Un plauso particolare lo voglio fare alla giovane Abdi, guardia svedese ventunenne, che, nonostante la giovane età ha giocato una gara di grande spessore.


Beretta Famila Schio - Good Angels Kosice 57-67 (14-14, 23-32, 40-49)


Beretta Famila Schio: Mosetti ne, Reggiani ne, Sottana 5, Honti 3, Spreafico ne, Anderson 0, Masciadri 7, Godin 11, Nadalin 5, Ercoli ne, Ress 6, Macchi 20.


Good Angels Kosice: Abdi 17, Kissova ne, Balintova 2, Hruscakova ne, Leuchanka 8, Pindrochova 0, Kupcikova 5, Krivacevic 4, Bojovic 7, Mathies 6, Pierson 18.


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