Il Bassano nei piedi di un campioncino in erba
Giovedi 21 Novembre 2013 alle 20:51 | 1 commenti
Marco Bortoli, segnatevi questo nome. Il regista giallorosso ha il tocco di palla e la visione di gioco del grande giocatore. È solo questione di tempo per vederlo sbocciare, anche perché il ragazzo ha la testa sulle spalle. Però il tempo non è un dettaglio nel calcio professionistico, a 19anni il Bassano, e un campionato da pazzi, gli danno l’opportunità di diventare grande e affidabile in fretta. Con il Monza ritroverà la maglia da titolare e con essa la possibilità di riallacciare i nodi con la prima parte, molto positiva, del suo campionato.
In effetti le ultime apparizioni hanno lasciato un po’ a desiderare. Contro Virtusvecomp, Real Vicenza (da titolare) e Pergolettese mister Petrone ha ritenuto di affidarsi a lui per ricercare una più rapida circolazione della sfera, trancianti cambi di gioco in orizzontale per muovere le difese avversarie e creare lo spazio per una penetrazione vincente. In realtà il tecnico, pur facendo una scelta ampiamente condivisibile schierandolo in quei frangenti, non ha ottenuto le risposte sperate. Il buon Marco si è incaponito in verticalizzazioni che ancora non sono il suo forte, sbagliandone diverse e rischiando di far subire ai suoi ripartenze trancianti, senza prendere in mano le redini della squadra con una leadership che gli può derivare da due piedi morbidissimi: «Beh, non credo si possa fare un discorso generale sul fatto che mi trovi meglio a partire dall’inizio piuttosto che a partita in corso – spiega il centrocampista –. Nel caso specifico quando gli avversari si chiudono a riccio è più complicato trovare gli spazi per mettere a frutto ciò che ci chiede il mister e che proviamo in settimana mentre dall’inizio ci sono più spazi e quindi maggiori possibilità di manovra». Bortoli ha le stimmate del regista classico ma in passato ha giocato anche da interno col centrocampo a 3:  «Nelle giovanili del Milan sono stato impiegato sia mediano davanti alla difesa che mezz’ala. Per caratteristiche mi piace farmi dare la palla a gestirla. Però qui a Bassano a centrocampo si gioca con due soli centrali e a dir la verità non trovo grandi differenze rispetto al centrocampo a 3. Sono un giocatore che si adatta piuttosto bene». Domenica Bortoli avrà un’opportunità da sfruttare al meglio. Il Monza ha il pregio di essere una squadra predisposta a giocare: «Il fatto di essere finito in panchina non mi turba particolarmente, sono contento del mio utilizzo finora e so che devo migliorare. Poi Proietti è rientrato dopo l’infortunio e lui è un ottimo giocatore, ci sta perdere il posto a causa di un calciatore così bravo. Se il mister mi darà la possibilità di partire dall’inizio mi farò trovare pronto e sereno perché conosco le mie potenzialità e quelle dei miei compagni». I brianzoli, bestia nera dello scorso campionato, sono reduci da un pareggio e due sconfitte (Castiglione, Pergolettese e Mantova) ma hanno grosse individualità oltre ad essere un collettivo rodato: «Mi aspetto una partita difficile, abbiamo studiato il Monza è una squadra molto forte. Tuttavia noi punteremo ai tre punti come sempre finora, l’abbiamo preparate bene, stiamo alla grande e giochiamo davanti al nostro pubblico. Il campo? È un po’ gibboso, con la Pergolettese la palla rimbalzava male e si faticava a tenere l’equilibrio. Speriamo sia migliorato. Fatto sta che non possiamo farci niente, ci adatteremo».
Serie D. A margine del pezzo pubblichiamo questa bella foto che ritrae l'ultimo arrivato in casa Pordenone assieme ad altri due ex giallorossi. I neroverdi hanno battuto per 2 a 1 i vicentini del Marano in coppa Italia. Ora il duello tra le due regine del girone C di serie D si sposta in campionato per la promozione tra i professionisti.
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In copertina, Marco Bortoli, 19 anni, al fianco del capitano, Emanuele Berrettoni, 32 (foto Roberto Bosca)Â
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