AS VELCO Vicenza - Anna Zimerle, campionessa del basket vicentino ed ex giocatrice del Famila Wuber Schio, si è raccontata in un'intervista per celebrare l'anno di gioco dopo lo stop forzato di due anni e mezzo che, causa sindrome da affaticamento cronico, l'ha tenuta lontano dai campi da gioco. Il messaggio che la sua squadra attuale AS VELCO Vicenza e Anna vogliono dare è "Non smettete mai di aver voglia di vivere e di lottare", un messaggio di speranza rivolto a tutte le persone che come Anna, si sono trovate o si trovano in precarie condizioni di salute.
Inizia a giocare a basket all'età di 9 anni, sale due volte sul tetto d'Europa e all'improvviso subisce uno stop forzato di due anni e mezzo. Affaticamento cronico, ci spiega, e così dicono i medici. Il buio, la sofferenza, la paura vinti da tanta, tantissima voglia di vivere.
Il 20 Gennaio 2013, alla chiamata di Antonio Concato, patron dell'AS VELCO Vicenza, sua prima squadra, non dice no e torna a regalare emozioni in campo.
Stiamo parlando del numero 22 della VELCO Vicenza, Anna "Duracell " Zimerle .
20 GENNAIO  2013-20 GENNAIO 2014, COSA è SUCCESSO IN QUESTO PERIODO, ANNA?
E SOPRATTUTTO COSA E' SUCCESSO PRIMA?
"Sono stati due anni e mezzo difficili, perchè la malattia e lo stop forzato mi hanno obbligato a stare fuori dal campo. Il campo, era, fino a quel momento il posto dove stavo bene, dove mi esprimevo al meglio. Sembrava fosse definitivo, dopo invece ho avuto l'opportunità di tornare a giocare".
SEMBRA UNA FAVOLA INVECE E' VITA VERA.Â
"Da quel giorno sono successe tutte cose positive, il rientro, la promozione della AS VELCO Vicenza in A2, la formazione della nuova squadra, il fatto di partire con l'obiettivo salvezza senza sapere a ciò che andavamo incontro e il raggiungimento della salvezza già a metà gennaio, che è una piccola impresa".
COSA TI HA FATTO TORNARE IN CAMPO ?
"Lo stop era stato brutale per i modi e non scelto, questa era la spina che avevo nel fianco, non accettavo il fatto di essermi fermata senza averlo deciso. Il basket mi crea dipendenza , l'ho sempre detto, e quando posso non riesco a farne a meno.
QUALI SONO I TUOI PENSIERI OGNI VOLTA CHE ENTRI IN CAMPO?
"Penso che ritornarci sia stato un percorso durissimo, e vorrei che questo servisse da stimolo per le persone che sono in difficoltà , vorrei che il messaggio fosse positivo, la luce alla fine del tunnel c'è, non dimenticatelo mai!"
QUAL E', SE C'E' , IL GESTO CHE TI CALA NELLA DIMENSIONE BASKET?
"Il momento in cui mi vesto, sia per l'allenamento che per la partita, mi diverto quando prendo la palla in mano perchè entro in quella dimensione in cui sono basket e mi tolgo il bagaglio di tutto il giorno".
AL TUO RIENTRO I TIFOSI E GLI ADDETTI AI LAVORI TI HANNO DIMOSTRATO MOLTISSIMO AFFETTOÂ
"Sì, i tifosi, la Lega Basket, la Nazionale, le giocatrici, anche quelle con le quali non avevo giocato prima mi hanno trasmesso tanto entusiasmo ed energia.
QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO?
"Poteva bastarmi la promozione in A2, ma l'AS VELCO Vicenza sta facendo grandi sacrifici per poter giocare in questa categoria, quando Antonio Concato mi ha chiesto di dare una mano sono stata molto felice di accettare. Potrei non essere mai sazia della pallacanestro giocata, non sarà facile deciderlo".
ZIMERLE GIOCATRICE, COACH DELL'UNDER 19, CHIAMATA NELLO STAFF TECNICO DELLA NAZIONALE, TORNA A 360 GRADI.
COME TI VEDI NELLE VESTI DI COACH DELL'AS VICENZA UNDER 19, E NON SOLO ?
"La chiamata in Nazionale è stata del tutto inaspettata e mi ha fatto molto piacere. Le ragazze dell'under 19 sono fantastiche e mi danno molti stimoli, ho sempre fatto i conti con me stessa mentre con loro scopro come mi vedono, e mi rendo conto che posso essere un esempio e ogni cosa che esce dalla mia bocca viene presa in modo categorico ma allo stesso tempo riesco a scherzare con loro. Penso che le sfide sportive rispecchino le sfide della vita e questo aspetto dell'insegnamento mi piace. Con loro ho adottato il modello di autoresponsabilità , do loro delle informazioni e lascio che siano loro ad interpretarle perchè non credo sia giusto imporre le stesse cose a tutte senza tener conto delle loro caratteristiche individuali. Dopo le prime difficoltà arrivano le soddisfazioni, la squadra sta crescendo, il concetto è non porsi dei limiti a priori, ma mettercela tutta e interpretare personalmente le cose mettendo in luce le proprie caratteristiche individuali.
Martedì abbiamo una partita importante contro il Treviso per ottenere il terzo posto dietro al Venezia e allo Schio, loro hanno come obiettivo minimo le finali nazionali, noi quello di crescere partita dopo partita".
A FRONTE DI TUTTO QUESTO VEDERTI GIOCARE IN CAMPO E' UN' EMOZIONE.
"Prima giocavo e basta poi mi sono resa conto che giocando trasmetti emozioni in chi ti viene a vedere, chi fa questo lavoro ha una fortuna perchè sono poche le persone che possono fare quello che gli piace emozionando gli altri .Â
"DURACELL" E' CARICA PER LA POULE PROMOZIONE?Â
In generale nella mia carriera ho avuto la fortuna di farmi trovare pronta agli appuntamenti importanti e la fortuna aiuta gli audaci.
Nella Poule promozione cresce la posta in palio...quindi...buon divertimento!