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Il 27 febbraio il decimino d'ottoni del Pedrollo in piazza dei Signori

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 26 Febbraio 2016 alle 17:07 | 0 commenti

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Conservatorio Arrigo Pedrollo
Non solo 13 febbraio. Ma una protesta lunga un mese, per far sentire la voce dei Conservatori lungo tutta la penisola. Ad una settimana dal varo dell'iniziativa, nata dal documento generale firmato dalle conferenze nazionali dei Direttori, dei Presidenti e degli Studenti dei Conservatori italiani contro lo stallo della Riforma, ferma da 16 anni, il Decimino di ottoni del Conservatorio Arrigo Pedrollo sarà sabato pomeriggio alle ore 15,30 in piazza per tenere un cocnerto di sensibilizzazione al problema, con diffusione del testo integrale della mozione approvata all'unanimità dalle 3 conferenze congiunte.

E il Veneto gioca, in questa partita, un ruolo dominante. Perchè proprio dalal nostra regione provengono i tre rappresentanti anzionali: Sergio Cordibella è presidente del Conservatorio di Verona, Paolo Troncon direttore del Conservatorio di Castelfranco Veneto e Tommaso Donatucci presidente della consulta degli studenti di Vicenza.
E proprio Donatucci, a capo di una delle consulte più attive e propositive d'Italia, quella del Conservatorio Arrigo Pedrollo e da questa diventato il presidente nazionale della consulta studenti, ha voluto indire una secona e più incisiva protesta, uscendo dalle sale da concerto e andando direttamente nel cuore di Vicenza, seguendo gli esempi dei Consrvatori di Castelfranco ed Adria.
L'azione di sensibilizzazione ed informazione sullo stato dei rapporti Ministero Cosnervatori sarà anche affrontato lunedì 7 marzo alle 12 in un incontro con Paolo Troncon. L'attuale presidente dei direttori di Conservatorio d'Italia, già direttore del Conservatorio Pedrollo, spiegherà ai docenti e agli interessati l'iter legislativo della riforma e le sue criticità.
“Le Conferenze Nazionali dei Presidenti, dei Direttori e dei Presidenti delle Consulte degli studenti dei Conservatori statali e non statali, riunite congiuntamente a Roma nella sede del MIUR il 27 gennaio 2016- ribadisce Troncon- esprimono la più grande preoccupazione per la situazione del sistema dei Conservatori statali e non statali italiani e più in generale per la formazione musicale nel nostro Paese. In particolare si lamenta il blocco, in atto ormai da anni, del processo di riforma del sistema avviato dalla Legge n. 508 del 1999 cui si accompagna una grave carenza di risorse pubbliche nonché una problematicità costante nella interlocuzione con il livello politico-istituzionale”.
Inoltre si denuncia il persistere di un’assenza di progettualità politica e culturale riguardo al sistema formativo musicale, che si colloca nel quadro di una costante sottovalutazione di fatto del valore della musica nel contesto culturale e sociale complessivo del Paese. A distanza di sedici anni dalla promulgazione della Legge n. 508 mancano ancora fondamentali passaggi normativi, quali il decreto sul reclutamento del personale docente e la messa a ordinamento dei bienni, un dato cui si aggiunge l’effettiva inesistenza dell’organo consultivo di sistema (CNAM), scaduto da tre anni e non ancora rinnovato. Le Conferenze esprimono inoltre ferma contrarietà all’annuncio di norme che favorirebbero le istituzioni private a discapito delle istituzioni pubbliche. Le Conferenze chiedono dunque, non oltre il mese di febbraio 2016, immediate risposte alle istanze poste e azioni concrete, da realizzarsi in tempo utile per garantire l’efficacia delle procedure per l’avvio del prossimo anno accademico.
Il sistema AFAM musicale in sintesi:
- 77 istituti di alta formazione musicale: 54 Conservatori statali (più 4 sedi staccate), 19 Conservatori non statali (ex Istituti Pareggiati), 4 istituti accreditati. Gran parte di essi con una lunga storia e tradizione alle spalle (siamo il paese nel quale i Conservatori sono nati, nel XVI secolo).
- 50.000 studenti, di cui il 10% stranieri (dato, quest’ultimo, più che doppio rispetto al corrispondente dato delle Università). Oltre 6.000 diplomati all’anno.
- 7.000 eventi complessivamente organizzati sul territorio (soprattutto concerti).
- 6.000 docenti, 1.500 unità di personale amministrativo e ausiliario.


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