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Il 25 aprile della Comunità Ebraica di Verona e Vicenza

Di Citizen Writers Venerdi 25 Aprile 2014 alle 20:55 | 0 commenti

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Riceviamo da Paola Farina, vicentina di religione ebrea, e pubblichiamo - Alle celebrazioni tradizionali per la Liberazione del 25 aprile, quest’anno a Verona si è aggiunta anche una rappresentanza simbolica della “Brigata Ebraica” che è partita dalla Sinagoga alle 10:30 per raggiungere piazza Bra e rappresenta una novità per la città scaligera. E’ un’iniziativa questa che ricorre di tradizione nelle Comunità Ebraiche che contano un maggior numero di iscritti come Roma e Milano, dove da sempre lo striscione della Brigata Ebraica accompagna sempre gli altri rappresentanti della Resistenza.

Molti gli Ebrei partecipi, tra i quali cito il Presidente della Comunità Carlo Rimini (classe 1932) che vive in maniera molto intensa il 25 aprile, avendo passato la sua infanzia nascosto per sfuggire alla deportazione, il rabbino capo della Comunità Israel Moscati e numerosi anche i simpatizzanti ed Amici di Israele.

Non poteva mancare ovviamente l’ideatore dell’iniziativa, il Consigliere della Comunità Ebraica di Verona e Vicenza Roberto Israel, che aveva proposto a me l’allargamento dell’iniziativa a Vicenza: a nulla è valso il suo profondere ideali e spazi comuni, ma ho ritenuto opportuno per ragioni di sicurezza e “feeling” non procedere.

La Brigata Ebraica prende vita nel 1914 con il nome di Zion Mule Corps, grazie all’iniziativa ostacolata e contrastata di 650 ebrei fuoriusciti dall’Egitto e partecipa come alleata alla guerra dell’impero Britannico contro i turchi a Gallipoli. Importante è il contributo che la Brigata Ebraica apporta in Cirenaica (dove esistono tracce di campi di concentramento dimenticati o che fa comodo non ricordare) ed in Egitto, quando nel 1940 agli ebrei di Palestina (perché una volta Israele si chiamava Palestina…) venne dato il permesso di arruolarsi in compagnie ebraiche. La grande Brigata Ebraica si formò ufficialmente solo nel 1944, dopo aver vinto molte resistenze da parte degli inglesi. Si addestrò per un breve periodo in Egitto e dopo arrivò nella nostra penisola, dove continuò l’addestramento fino al mese di febbraio del 1945 per giungere all’inizio di marzo in prima linea in Romagna in Romagna (fronte del Senio), dove diede il proprio eroico contributo alla liberazione dell’Italia.

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