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"I solisti veneti" in scena al Teatro Olimpico il 14 giugno

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 30 Maggio 2017 alle 09:32 | 0 commenti

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Grandi solisti e un mirabile capolavoro musicale solo recentissimamente riportato alla luce. Anzitutto "I SOLISTI VENETI" diretti da Claudio Scimone. Insieme a loro un cast di solisti vocali di fama mondiale - Leyla Martinucci, soprano e Sarah Larsen, mezzosoprano - pronti a presentare al pubblico la prima esecuzione moderna nel Veneto della serenata vivaldiana La Gloria e Himeneo. L´attesissima esecuzione, eccezionalmente arricchita dall´impareggiabile cornice del Teatro Olimpico, brilla quale autentico evento artistico e culturale di primaria grandezza al cuore del Veneto Festival 2017 e promette uno spettacolo d´assoluta eccezione alla cui straordinarietà concorreranno non solo il talento dei celebri "Solisti" di Claudio Scimone e dei due protagonisti - la Gloria (Layla Martinucci) e Himeneo (Sarah Larsen) - ma anche l´attenta ed elegante regia di Ivan Stefanutit e i vivaci colori dei costumi appositamente tagliati a Venezia dal rinomato Nicolao Atelier.

La Gloria e Himeneo di Antonio Vivaldi, la cui partitura è stata resa pubblica solo lo scorso anno, è una Serenata per due voci e orchestra scritta nel 1725 in occasione delle nozze tra Luigi XV di Francia e la ventiduenne principessa polacca Maria Leszczynska: un evento che fu oggetto di sontuose celebrazioni nell´Europa intera. Anche a Venezia, ove l´Ambasciatore Jacques-Vincent Languet Conte de Gergy commissionò al maggior compositore veneziano dell´epoca, Vivaldi appunto, una serenata celebrativa. Il libretto fu affidato alla penna di un eccellente poeta, del quale tuttavia oggi non conosciamo con sicurezza l´identità, anche se alcune recenti ricerche indicherebbero il nome di Nicolò Sebastiano Biancardi, napoletano da tempo risiedente a Venezia col nome di Benedetto Domenico Lalli. Il soggetto, d´ispirazione mitologica, cadde su due personaggi: la Gloria, nella sua personificazione allegorica, e Himeneo, protettore dei matrimoni, che in versi fluidi gareggiano nel decantare le virtù della coppia di sposi prospettando loro le gioie imminenti delle nozze e i copiosi frutti della loro unione. Vivaldi ne fece un capolavoro. La Gloria e Himeneo infatti rivela una ricchezza musicale eccellente, frutto di un Compositore all´apice del proprio successo e della propria grandezza artistica; un´emozionante serie di Arie (i Recitativi, brevissimi, sono limitati esclusivamente a preparare e collegare le Arie) di eccezionale bellezza che porta a considerare questa serenata un vero e proprio concerto di arie, forma musicale graditissima al pubblico del Settecento come a quello di oggi. Il successo della prima esecuzione, che si diede la notte del 12 settembre 1725 negli splendidi giardini dell´Ambasciata di Francia a Venezia, fu grandioso e risuonò in tutta Europa. Lo riportano con enfasi le cronache dell´epoca: sul Mercure de France si scrisse che La Gloria e Himeneo fu recitata da bravissimi Musici, e Cantatrici, quali con soavità della loro voce, quali novelli Orfei, trassero [a] sé numero infinito di gondole, quale nascondea il mare istesso agl'occhij de' riguardanti.

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