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L'Anpi all'attacco di Variati: "ignoranza storica su Almirante". E scendono in piazza

Di Edoardo Andrein Venerdi 23 Gennaio 2015 alle 13:58 | 0 commenti

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L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (A.N.P.I) sezione di Vicenza alza la voce per dire “no alla celebrazione del fascista mai pentito Giorgio Almirante”, dopo che il Comune di Vicenza ha concesso la Sala Stucchi e il Patrocinio per una iniziativa di commemorazione nel 100° anniversario della nascita. E per spiegare le loro ragioni Maurizio Angelini (responsabile regionale Anpi), Mario Faggion (presidente provinciale Anpi), Giorgio Fin (vice-presidente provinciale Anpi) hanno tirato fuori dal “cassetto” il Manifesto della razza e la rivista razziale "La difesa della razza" (foto).

"Non accettiamo il patrocinio e la concessione della Sala Stucchi - esordisce Faggion - è una manifestazione e una celebrazione di parte, non è un convegno storico-culturale. Almirante è firmatario del manifesto della razza ed è stato redattore della rivista razziale "La difesa della razza", ma soprattutto non si è mai dissociato dal fascismo".

"Sabato 24 gennaio saremo in piazza dei Signori – prosegue il Presidente Provinciale Anpi - con la Costituzione e il libro sulla Resistenza in mano; centinaia di persone hanno già aderito e resteremo in silenzio per protestare una mezz'ora. Noi abbiamo buoni rapporti con il sindaco e il Comune, ma in questo caso è stato fatta una scelta un grave".

A rincarare la dose è Angelini, responsabile regionale:

"Il fatto che più stupisce è che il sindaco leghista di Padova, Massimo Bitonci, ha negato il patrocinio ad un convegno simile su Almirante e rifiutato la proposta di intitolargli una strada della città".

L'Anpi ha anche scritto una lettera (che pubblichiamo di seguito) al sindaco di Vicenza Achille Variati:

"È stato fatto un errore di sottovalutazione – dice Angelini - e di ignoranza storica; non credo sia per una ricerca di rapporti privilegiati con una certa parte politica, si tratta di una leggerezza dal punto di vista storico, di chi non conosce la storia di Almirante".

La cui iniziativa organizzata per ricordarlo non ha mai avuto tanto risalto mediatico e “pubblicità” come quella ricevuta grazie alle tante proteste e polemiche di questi ultimi giorni.

 

Egregio Sig. Sindaco,
in seguito alla notizia della concessione della Sala Stucchi, la più alta e nobile del Municipio, e del patrocinio di codesta Amministrazione all’evento in ricordo di Giorgio Almirante a cent’anni dalla sua nascita, su richiesta della Fondazione Alleanza Nazionale, ribadiamo la nostra netta posizione contraria al coinvolgimento nell’iniziativa della Città di Vicenza decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza. Non si tratta infatti di un convegno di carattere storico-culturale, ma di una celebrazione di parte evidentemente politica, che ha per oggetto un personaggio controverso e compromesso per il suo passato di fascista, sempre rivendicato.

Le ricordiamo, sig. Sindaco, che Giorgio Almirante

  • è stato fra i firmatari del “Manifesto della Razza” e redattore della rivista “La Difesa della Razza” uscita con il primo numero il 5 agosto 1938, alla vigilia delle tristemente note “Leggi Razziali”;
  • è stato Capo di Gabinetto del ministro della Cultura Popolare della R.S.I. Fernando Mezzasoma e in tale veste promulgatore di bandi, circolari e manifesti a sostegno del reclutamento dei giovani all’esercito repubblicano, in aperta collaborazione con l’occupante tedesco e in palese funzione antipatriottica e antipartigiana;
  • è stato, nel dopoguerra, uno dei massimi dirigenti del M.S.I., parte politica esterna all’arco costituzionale ed espressione del neofascismo in continuità ideale con la R.S.I..

È vero che per quarant’anni è stato deputato della Repubblica, ma è altrettanto vero che apertamente non si è mai dissociato dal suo passato fascista e repubblichino e non ha mai riconosciuto i fondamenti antifascisti della Costituzione Italiana.

L’ANPI non è contraria ad un convegno storico-culturale sulla sua figura, al quale potrebbero contribuire studiosi di vari indirizzi e provenienze. Tuttavia ritiene che questo evento non abbia il carattere dello studio e della riflessione.
Si richiama inoltre al dovere di tutela della memoria storica e dei valori e principi democratici e antifascisti che i vicentini hanno espresso e sostenuto nella Lotta di Liberazione, di cui ricorre il 70° anniversario, e nel lungo periodo della ricostruzione materiale e morale del Paese, della nostra Città e dei Centri della nostra Provincia.
Pertanto, Sig. Sindaco, la preghiamo di disporre la revoca della concessione del patrocinio e della Sala Stucchi all’evento in oggetto.
Distinti saluti.

Il presidente provinciale, Mario Faggion.
Il vicepresidente vicario, Giorgio Fin.


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