I martedì del Conservatorio: questa settimana Tammittam Percussion Ensemble
Sabato 25 Aprile 2015 alle 18:49 | 0 commenti
Otiumpress - Ogni civiltà , a partire da quelle più antiche, ha ideato una enorme quantità di strumenti a percussione, ma solo in epoca moderna, a partire dal Novecento, le percussioni da suono d’accompagnamento hanno assunto il ruolo di protagoniste.
Nel concerto in programma Sara Bardino (voce), Ambra Cerioni Agostinelli, Benedetta Colasanto, Caterina Ponzio, Laura Zaniolo, Irene Bresciani, Pietro Cavallon, Fabio Ferrante, Patrizia Boniolo, Davide Xompero, Nicola Ruggeri, Andrea Bazzoni, Giulio Zanuso e Pietro Michieletti-sotto la direzione di Guido Facchin, titolare della cattedra di Strumenti a Percussione al Conservatorio di Musica di Vicenza, anche nella duplice veste di esecutore- ci faranno ascoltare il battito incalzante delle percussioni che genera un ritmo che rimanda direttamente all’essenza ancestrale della vita, alle pulsazioni del cuore. Un richiamo presente in ogni cultura a qualsiasi latitudine. Si inizia con Take A Stand (2003) for percussion ensemble di Ian Smith. Seguono due brani di John Cage uno dei musicisti più rivoluzionari dell’ultimo mezzo secolo: Trio (1936), for three percussion players; Forever and sunsmell (1942) per voce e duetto di percussione: 2 larghi tom tom e largo piatto cinese (testo di E.E.Cummings). Ascolteremo poi tre brani di Lou Harrison, altro compositore eclettico sempre intento ad esplorare il panorama artistico mondiale: Fifth Symphony (1939) for percussion quartet. Dedicated to Sherman Slayback; May Rain (1941) (from “Alba Hillâ€,#3 Elsa Gidlow) per voce , arpa e tam tam; The Clays’ Quintet (1987) per tromba, corno, mandolino, arpa e percussione (Dedicated for Carleton Clay, tpt, and Julia Hasbrouck, hn) in prima esecuzione italiana. La serata si conclude con Toccata (1942)per sole percussioni di Carlos Chavez, compositore e direttore d’orchestra messicano al quale, fra l’altro, si deve il recupero di strumenti precolombiani.
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