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Categorie: Politica, Interviste
I presenti su "Variati c'è": tanti sì, qualche ma e i portabandiera "a loro insaputa" dell'Udc
Sabato 16 Marzo 2013 alle 14:13 | 1 commenti
"Quella che lancio stasera è una chiamata, una chiamata all’azione, mettiamoci in cammino insieme… la vostra voce può aiutare a cambiare l’intera città †“…Ho bisogno di voi in questa nuova primavera…†Achille Variati annuncia ufficialmente la sua ricandidatura a primo cittadino di Vicenza, ma non solo (qui il discorso completo). Chiede partecipazione, coraggio e la mobilitazione dei suoi sostenitori, raccolti per l’occasione, ieri alle 20.30, al Teatro Comunale: "ognuno di voi può convincere un altro, insieme si convince una famiglia, un gruppo, una via, un quartiere, la città ". E in quella che viene definita come una “serata di cittadiniâ€, cosa ne pensano i diretti interessati?Â
Ancor prima dell’inizio della reunion, non mancano i commenti di apprezzamento per i cinque anni passati insieme al sindaco. “Una persona seria, con passione.. che ha fatto rivivere una città che prima era smorta, con iniziative sia per i giovani che per gli anziani. Si vede che ci tiene ai cittadini e che ha professionalità e competenzaâ€, dice con entusiasmo e sicurezza Alessandra Bonaldi. “Una persona che ha fatto, una brava persona che si sta impegnando per la città †continua Graziella Tecchio. “Ha governato bene, con serietà .. la crisi c’è e non può far di più, insomma con le tasche piene sono capaci tuttiâ€, così Emilio Dal Martello, commenta allargando le mani, come a dire “più di così proprio non poteva fareâ€, l’operato dell’ex sindaco.  E se ovviamente il sostegno convinto e rinnovato a Variati non può mancare in un’occasione come questa, si fa largo anche qualche timida richiesta: più investimenti nel sociale chiede qualcuno, Giulio Plaitano, invece, domanda “che qualcosa cambi.. serve più lavoro.â€. Non mancano poi le voci fuori del coro di chi si trova in sala solo per “capire cosa dirà â€.  Peccato che proprio a questi ultimi fossero state casualmente date le bandiere dell’Udc, che un membro dello staff ha poi provveduto a rimuovere visto che mancavano quelle dell’altro partito della coalizione, nell’ilarità degli stessi che prevedevano di divertirsi a sbandierare un simbolo, senza averne quasi la cognizione di causa. Chiedono, infatti, a noi se l’Udc corra insieme al Pd.Â
Le impressioni rimangono positive anche dopo le due ore in cui si susseguono i diversi interventi dei “cittadiniâ€, ovvero delle diverse associazioni locali e non che sostengono Variati, e il discorso del candidato sindaco, che non manca di citare le difficoltà che dovrà affrontare, nonché l’eventualità di un possibile ballottaggio. “L’energia del sindaco trasmette la passione che ha per l’amministrazione della città , anche se è difficileâ€, “la città per lui è questo, coinvolgere le varie componentiâ€, commentano Marta Zomattio e Piero Cegan. Marta Migliorin, invece, apprezza “il discorso equilibrato†del sindaco, non meno  degli interventi che lo hanno preceduto, si dice, infatti, “meravigliata della quantità di persone che hanno parlato e colpita dalla felicità e umanità che hanno dimostratoâ€. Francesco A.,invece, ritiene che ci sia “ancora da colmare la questione della presenza militare.. e che si possa fare di più perché Vicenza sia una città per la pace.â€
Sembrano, quindi, soddisfatti i sostenitori di Variati. Il pubblico sembra riconoscersi nelle diverse personalità che salgono sul palco: sia nei discorsi da professori in cui si citano Lucrezio e il “De rerum naturaâ€,  che in quelli più semplici o didascalici, che siano più o meno coinvolgenti o, spontanei o ben costruiti. La ventata di cambiamento si respira però solo in parte, perché per quanto manchino i tradizionali leader politici a sostegno del candidato, la partecipazione coraggiosa e forte, invocata dallo stesso sindaco, rimane ancora limitata. La società civile completa, quella che comprende anche i cittadini che rispondono alle nostre domande e parlano delle loro sensazioni e speranze, rimane confinata nel teleschermo che incornicia il palco e che ritrae dei volti, sorridenti si ma muti.
Quì la nota ufficiale
"Il sindaco per Vicenza c'è": Teatro Comunale gremito per Variati
VICENZA - "Il sindaco per Vicenza c'è": la grande scritta ha accolto i vicentini che ieri sera hanno riempito i 900 posti del Teatro Comunale del capoluogo. La sala grande era gremita quando si sono spente le luci e, sulle immagini della vittoria del 2008, si è aperta la serata di lancio della candidatura di Achille Variati. Una serata segnata dal discorso del sindaco, ma anche dalla scelta di raccontare 5 anni di lavoro attraverso le immagini di un video, "5 anni in 5 minuti", e le parole di tanti esponenti della società civile.
"Voci belle, preziose e vere", ha detto Variati unendo il ringraziamento a quanti sono saliti sul palco con quello ai tanti protagonisti di cinque anni di Amministrazione. "Una coalizione (Pd, civica Variati Sindaco, Udc) che resterà tale. Non parteciperemo al modesto mercato delle vacche, a balletti e contorsioni. Sarà più difficile, ma sarà migliore il governo che potremo promettere alla città - ha annunciato Variati - Rappresentiamo ancora oggi come 5 anni fa il cambiamento. E sento di essere il più adatto, pur avendo 60 anni e pur venendo da lontano, a interpretare le domande della nostra comunità . Perché non rispondo a poteri forti nè alle oligarchie dei partiti romani ma solo ai cittadini. Perché sono convinto che il dialogo sia il modo giusto per governare. Perché dico quello che penso, e faccio quello che dico".
Variati ha quindi ricordato alcune delle tappe di questi 5 anni: il referendum sul Dal Molin ("una festa di democrazia, seppur mutilata"), l'impegno per lo sviluppo e la cura della città ("in 5 anni siamo riusciti a fare investimenti per 90 milioni e a pagare le imprese in 15 giorni dalla presentazione delle fatture"), i 273 mila visitatori della Basilica Palladiana e il quasi 20% in più di raccolta differenziata. E poi ancora i passi avanti fatti nell'aiuto alle famiglie e nei diritti civili, nell'impiantistica sportiva, nella rete wifi gratuita, le piste ciclabili e le energie rinnovabili. Le parole del sindaco hanno quindi disegnato il percorso verso "una Vicenza più intelligente, che dà più spazio all'innovazione, al verde, alla mobilità pubblica e ciclabile, alle nuove energie e alle nuove tecnologie. Verso una Vicenza più giusta, in cui ciascuno ha diritto a rispetto e dignità , nell'infanzia come nella fase finale della propria vita. Verso una Vicenza più bella, che sappia investire ancora di più nell'educazione, nella cultura, nell'innovazione, nel turismo, nell'architettura. Verso una Vicenza che punti sul concetto di cittadinanza, inteso come il più alto grado di appartenenza della comunità , fatto non solo di diritti ma anche di doveri, che tiene insieme persone che hanno voglia di partecipare e informarsi per prendere decisioni condivise".
"Il viaggio che abbiamo davanti non sarà facile - ha concluso Variati - Noi però non ci voltiamo indietro. Non lasciamo nessuno indietro. Andiamo avanti, passo dopo passo, imparando dai nostri errori. Traendo forza da ogni risultato raggiunto. Perché sappiamo che davanti a noi c'è una comunità più unita, una società più giusta, una città migliore. Questa sfida inizia adesso".
Le testimonianze della società civile
Numerose le testimonianze attraverso le quali sono stati raccontati i 5 anni di impegno per Vicenza. Partecipazione, dialogo, attenzione e amore per la città : queste le parole più ricorrenti. Ci sono stati gli interventi della studentessa Bianca Ambrosini, volontaria nell'alluvione del 2010, mentre sui temi del sociale e dell'impegno per l'infanzia hanno parlato Daniele Sandonà della Cooperativa Cosep e Michela Grotto, volontaria del Centro di Documentazione Pedagogica. I diritti civili sono stati al centro delle parole del presidente dell'Associazione Dir.Vi Mattia Stella. Ruggero Bicego (Gruppo Cittadini via Zanecchin e strada di Casale), Veronica Veller (Presidente Associazione Genitori Ist. Comprensivo 8) e Christian Zovico (presidente dell'Atletica Vicentina) hanno raccontato i quartieri, lo sport, gli spazi della vita quotidiana. E' salito poi sul palco il Presidente dell'Unione degli Immigrati Moumini Malgoubri e, dopo di lui, i rappresentanti delle liste che hanno lavorato in questi anni nella maggioranza e che sostengono la candidatura di Variati: il segretario cittadino del PD Enrico Peroni, Francesco Poli del direttivo dell'Udc e Marta Goldin, vicepresidente Vicenza Capoluogo. Innovazione, tecnologia e sostenibilità sono le tre parole chiave degli interventi di Mario Trevisan di Plant for Planet Italia e Luca Menini, esperto di innovazione tecnologica al servizio dei cittadini. A chiudere gli interventi, sul tema della bellezza per una città , è stato il Presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza Flavio Albanese.
VICENZA - "Il sindaco per Vicenza c'è": la grande scritta ha accolto i vicentini che ieri sera hanno riempito i 900 posti del Teatro Comunale del capoluogo. La sala grande era gremita quando si sono spente le luci e, sulle immagini della vittoria del 2008, si è aperta la serata di lancio della candidatura di Achille Variati. Una serata segnata dal discorso del sindaco, ma anche dalla scelta di raccontare 5 anni di lavoro attraverso le immagini di un video, "5 anni in 5 minuti", e le parole di tanti esponenti della società civile.
"Voci belle, preziose e vere", ha detto Variati unendo il ringraziamento a quanti sono saliti sul palco con quello ai tanti protagonisti di cinque anni di Amministrazione. "Una coalizione (Pd, civica Variati Sindaco, Udc) che resterà tale. Non parteciperemo al modesto mercato delle vacche, a balletti e contorsioni. Sarà più difficile, ma sarà migliore il governo che potremo promettere alla città - ha annunciato Variati - Rappresentiamo ancora oggi come 5 anni fa il cambiamento. E sento di essere il più adatto, pur avendo 60 anni e pur venendo da lontano, a interpretare le domande della nostra comunità . Perché non rispondo a poteri forti nè alle oligarchie dei partiti romani ma solo ai cittadini. Perché sono convinto che il dialogo sia il modo giusto per governare. Perché dico quello che penso, e faccio quello che dico".
Variati ha quindi ricordato alcune delle tappe di questi 5 anni: il referendum sul Dal Molin ("una festa di democrazia, seppur mutilata"), l'impegno per lo sviluppo e la cura della città ("in 5 anni siamo riusciti a fare investimenti per 90 milioni e a pagare le imprese in 15 giorni dalla presentazione delle fatture"), i 273 mila visitatori della Basilica Palladiana e il quasi 20% in più di raccolta differenziata. E poi ancora i passi avanti fatti nell'aiuto alle famiglie e nei diritti civili, nell'impiantistica sportiva, nella rete wifi gratuita, le piste ciclabili e le energie rinnovabili. Le parole del sindaco hanno quindi disegnato il percorso verso "una Vicenza più intelligente, che dà più spazio all'innovazione, al verde, alla mobilità pubblica e ciclabile, alle nuove energie e alle nuove tecnologie. Verso una Vicenza più giusta, in cui ciascuno ha diritto a rispetto e dignità , nell'infanzia come nella fase finale della propria vita. Verso una Vicenza più bella, che sappia investire ancora di più nell'educazione, nella cultura, nell'innovazione, nel turismo, nell'architettura. Verso una Vicenza che punti sul concetto di cittadinanza, inteso come il più alto grado di appartenenza della comunità , fatto non solo di diritti ma anche di doveri, che tiene insieme persone che hanno voglia di partecipare e informarsi per prendere decisioni condivise".
"Il viaggio che abbiamo davanti non sarà facile - ha concluso Variati - Noi però non ci voltiamo indietro. Non lasciamo nessuno indietro. Andiamo avanti, passo dopo passo, imparando dai nostri errori. Traendo forza da ogni risultato raggiunto. Perché sappiamo che davanti a noi c'è una comunità più unita, una società più giusta, una città migliore. Questa sfida inizia adesso".
Le testimonianze della società civile
Numerose le testimonianze attraverso le quali sono stati raccontati i 5 anni di impegno per Vicenza. Partecipazione, dialogo, attenzione e amore per la città : queste le parole più ricorrenti. Ci sono stati gli interventi della studentessa Bianca Ambrosini, volontaria nell'alluvione del 2010, mentre sui temi del sociale e dell'impegno per l'infanzia hanno parlato Daniele Sandonà della Cooperativa Cosep e Michela Grotto, volontaria del Centro di Documentazione Pedagogica. I diritti civili sono stati al centro delle parole del presidente dell'Associazione Dir.Vi Mattia Stella. Ruggero Bicego (Gruppo Cittadini via Zanecchin e strada di Casale), Veronica Veller (Presidente Associazione Genitori Ist. Comprensivo 8) e Christian Zovico (presidente dell'Atletica Vicentina) hanno raccontato i quartieri, lo sport, gli spazi della vita quotidiana. E' salito poi sul palco il Presidente dell'Unione degli Immigrati Moumini Malgoubri e, dopo di lui, i rappresentanti delle liste che hanno lavorato in questi anni nella maggioranza e che sostengono la candidatura di Variati: il segretario cittadino del PD Enrico Peroni, Francesco Poli del direttivo dell'Udc e Marta Goldin, vicepresidente Vicenza Capoluogo. Innovazione, tecnologia e sostenibilità sono le tre parole chiave degli interventi di Mario Trevisan di Plant for Planet Italia e Luca Menini, esperto di innovazione tecnologica al servizio dei cittadini. A chiudere gli interventi, sul tema della bellezza per una città , è stato il Presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza Flavio Albanese.
Commenti
rosanna
Inviato Sabato 16 Marzo 2013 alle 19:26
Variati nel suo comizio ha detto quante migliaia di euro ha elargito in contributi a Parrocchie, associazioni di pseudovolontariato, sagre, onlus, alpini, ass. combattentistiche ecc.ecc.? Peccato, che non l'abbia detto in teatro, la gente probabilmente non l'avrebbe applaudito. Mentre la gente fa la fila ai servizi sociali per avere qualche buono pasto per la mensa, Variati ha elargito sotto forma di contributi centinaia di migliaia di euro. Ora chiama alla sua corte (vedi sala teatro) le associazioni cui ha elargito i quattrini, per ricordargli che a maggio si va votare per "nuovo" sindaco. Corte dei Conti se ci sei batti un colpo.
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