Quotidiano | Categorie: Politica

Hanno salvato il soldato Minzolini

Di Giorgio Langella Sabato 18 Marzo 2017 alle 11:20 | 1 commenti

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Non voglio essere populista né giustizialista, ma ieri (dopo aver "salvato" il ministro Lotti sulla questione Consip) 19 senatori del PD più quelli di Forza Italia hanno votato contro la decadenza di Augusto Minzolini e, così, lo hanno salvato. In questa maniera Minzolini, condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione per peculato, rimane incollato al suo posto di senatore. Se ce ne fosse stato bisogno è la dimostrazione lampante che il PD è parte di una oligarchia che gestisce un sistema sempre più distante dalle esigenze del paese e dei cittadini. Il fatto mi sembra molto grave. In pratica un manipolo di personaggi che occupano poltrone ha deciso che una sentenza passata in giudicato non conti nulla. Come se non esistesse. Come se, in tribunale, nulla fosse successo.

Chi ha votato a favore di Minzolini ha festeggiato la "vittoria" con atteggiamenti di giubilo assolutamente ingiustificabili. E non c'è nessuna giustificazione neppure nel fatto che il Minzolini ha dichiarato che presenterà comunque le dimissioni. Queste verranno, forse, ma ci sarà l'iter da seguire e i tempi si allungheranno. Intanto la "porcata" è stata fatta, coscientemente e volutamente.

Adesso i veri populisti si scateneranno gridando genericamente alla "casta che salva se stessa" e mettendo nello stesso calderone chiunque faccia politica a qualsiasi livello.

Non è così, non è questione di "casta" è questione di onestà. È questione di un'indecente occupazione delle Istituzioni da parte di personaggi furbi, spesso mediocri e senza scrupoli.

È la questione morale che da decenni sta distruggendo il paese. Ed è una vera emergenza democratica.

Leggi tutti gli articoli su: Augusto Minzolini

Commenti

Inviato Mercoledi 22 Marzo 2017 alle 14:36

È la conferma che questo Paese non è più governato da una democrazia e che la legge non è più uguale per tutti. La Storia ci ha insegnato che quando uno Stato scivola in questa deriva oligarchica, l'uscita e il ritorno a condizioni di reale democrazia non possono più avvenire in via pacifica e purtroppo a pagare il conto più caro saranno i soliti amanti della giustizia. Personalmente mi vergogno quando mi chiedono di che nazionalità sono, mi verrebbe tanto da dire "sono svedese" o "sono olandese" ma amo la verità e preferisco vergognarmi che mentire, al contrario di chi ci governa
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