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La trasferta di Ferrara verrà probabilmente ricordata per i quattro gol subiti tutti in una volta dal Bassano targato Petrone. Eppure sarebbe un peccato che tre gol subiti su calcio d’angolo offuschino almeno tre aspetti niente male che i giallorossi hanno messo in mostra al Paolo Mazza. Innanzitutto la tenuta difensiva, eccezzion fatta per i calci piazzati, è stata sorprendente alla luce delle assenze. In secondo la performance di Cortesi da terzino.

Nel computo delle occasioni da gol prima che la Spal rompesse l’argine, grazie ai gol dei difensori innescati dal morbido piede di Paro, non a caso regista con importanti trascorsi tra serie a e B, era paradossalmente ad appannaggio di un Soccer Team sceso in riva al Po con tutta la difesa fuori dai giochi. Non sappiamo quante altre formazioni di fronte all’inutilizzabilità di un intero reparto avrebbero fatto la buona figura fatta da Zanella e compagni. Un po’di sofferenza sulla corsia di sinistra, dove Maran ha sofferto la verve di uno scatenato Lazzari, c’è stata ma nulla che vada oltre al fisiologico quando si formano uno contro uno tra un giocatore di gran talento in forma straripante e un ragazzo al debutto dal 1’ in un campionato professionistico. Sorprende molto di più, al contrario, come un altro ex serie A come Cozzolino abbia sofferto la marcatura di un giocatore come Cortesi che difensore non è, beccandosi addirittura un cartellino giallo per trattenuta ai danni dell’esterno di Petrone! A conti fatti, dunque, Petrone ha avuto le risposte che voleva ossia vedere se il gruppo era davvero forte come lui sperava. Un gruppo capace di sopperire anche all’assenza di un intero reparto in casa di una delle più forti in assoluto del torneo. Insomma quando il Bassano di Petrone scende in campo non c’è mai, ma proprio mai, motivo di piangersi addosso. Ci sembra un risultato eccezionale.

Nuova vita per Cortesi? Si sa, un giocatore capace di interpretare più ruoli (a patto che non sia mediocre in tutti) ha più possibilità di giocare. Bene, il responso del Mazza dice che Elia Cortesi può tranquillamente essere impiegato anche dietro a Furlan perché anche negli uno contro uno s’è rivelato una bella bestia. Paradossalmente, a causa del campo pesante, della forza dei biancazzurri ma anche della preoccupazione/non abitudine del ragazzo nell’interpretare quel ruolo, l’esterno bergamasco si è fatto preferire in copertura piuttosto che in fase di spinta. È facile immaginare cosa potrebbe essere con un campo asciutto e un Bassano tambureggiante in avanti. Il tecnico giallorosso si trova tra le mani un’eccellente alternativa in più, alternativa che non deve per forza essere vista come mossa della disperazione. Un’accoppiata Cortesi-Furlan può risultare distruttiva per qualsiasi avversario. Di contro togliere un Toninelli significa perdere uno che può andare a colpire di testa dentro l’area. Insomma, c’è da valutare e da scegliere di volta in volta e nessuno meglio di Mario Petrone certe possibilità sa coglierle al volo.

Foto Roberto Bosca