Grandi navi, Bettin: rischi a Venezia, mancano democrazia e legalità
Giovedi 9 Maggio 2013 alle 13:28 | 0 commenti
Comune di Venezia  - Sulla questione delle grandi navi, che il tragico incidente di Genova ha riproposto all’attenzione dell’opinione pubblica più vasta, si può dire che a Venezia sia la legalità sia la democrazia sono sospese. La legalità in materia dovrebbe, infatti, essere quella fissata dal decreto Clini-Passera, secondo il quale le navi con una stazza superiore alle 40 mila tonnellate dovrebbero essere allontanate dai luoghi di attuale transito, e tuttavia questa sostanziale condizione di legalità – determinata da ragioni di rischio e di impatto ambientale – è stata appunto sospesa sine die.
Viviamo, dunque, in un interregno gravido di rischi potenziali, senza certezza su quando finirà . Quanto alla democrazia, è noto che l’istituzione più direttamente rappresentativa della città , e cioè il Comune, è sostanzialmente privo di poteri in materia, poteri che sono delegati ad altre autorità non elette né direttamente controllabili dalla cittadinanza. Peraltro, l’amministrazione comunale, nell’ambito dell’approvazione del Piano di Assetto Territoriale (P.A.T.), ha ribadito chiaramente la propria volontà di allontanamento di tali grandi navi dagli attuali percorsi. Il primo passo per risolvere il problema è dunque quello di restituire sovranità alla città e di ripristinare pienamente e al più presto la legalità che, con la democrazia, su questo a Venezia è sospesa.
Gianfranco Bettin
Assessore all’Ambiente
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