Gli italiani all'estero sono Democratici
Martedi 26 Febbraio 2013 alle 22:09 | 0 commenti
Sono tante le analisi che i politologi stanno distribuendo sull'esito del voto che ieri e domenica ha consegnato all'Italia un Parlamento trasfigurato rispetto agli schemi del passato, ormai ... trapassati con l'avvento di Grillo e del suo Movimento 5 Stelle. E quando si dice tutto e il contrario di tutto, tra le sentenze sui perchè del voto e le valutazioni delle conseguenze e delle "alleanze" (parola che non fa rima con contenuti), il rischio di sbagliare, come per i signori sondaggisti, sa tanto di certezza.
Allora, sicuri di venire confusi e dimenticati tra i tanti soloni delle analisi elettorali (per non parlare dei consiglieri, il cui n. 1 è quello made in Usa che ha tolto il loden a Monti per fargli appoggiare in grembo un cagnolino bianco con l'esito che sappiamo), anche noi una piccola analisi ve la dispensiamo.
Nella circoscrizione Estero in cui votano centinaia di migliaia di italiani fuori dai confini in pianta stabile erano "in palio" sette seggi senatoriali e undici alla Camera dei deputati.
Allora come hanno votato gli italiani che non solo vivono il distacco dal loro Paese, a volte per scelta, altre per necessità , ma che conoscono cosa pensano di noi i loro nuovi concittadini e che anche in base alle opinioni di questi ultimi sull'Italia maturano una visione diversa e più internazionale di come da emigranti vorrebbero fosse la nostra penisola?
Ebbene se dei diciotto parlamentari loro rappresentanti quattro sono andati a movimenti specifici degli emigranti (un senatore e due deputati al Maie, un deputato all'Usei), un membro "straniero" della camera è del M5S mentre due deputati e un senatore sono montiani.
E il Pdl quanti consensi ha raccolto da chi sa e a volte patisce cosa pensano di noi all'estero? Solo quelli sufficienti ad avere un deputato.
Ma, ecco l'altra "curiosità ", ben cinque senatori e quattro deputati sono del Partito Democratico.
Gli italiani, almeno all'estero insomma, sono Democratici.
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