Quotidiano | Categorie: Sanità

Gli infermieri vicentini: "Sistema Sanitario Veneto a rischio collasso nel 2014"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 9 Gennaio 2014 alle 14:13 | 0 commenti

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Ipasvi, Collegio degli Infermieri Vicentini - “La ricetta per curare il nostro sistema sanitario sembra passare soprattutto attraverso gli infermieri. Tuttavia non nell’auspicabile verso di migliorare l’assistenza, quanto piuttosto lungo la via, già più volte attuata, di perseverare nei tagli alla voce “personale”. Come infermieri e come cittadini siamo stanchi delle continue mistificazioni di questa classe politica e dei burocrati che continuano a falsificare la realtà”.

Questa, in estrema sintesi, la sentenza del Collegio degli Infermieri di Vicenza (Ipasvi), riunitosi in Consiglio direttivo straordinario mercoledì 8 gennaio, per esaminare la Delibera regionale, approvata il 30 dicembre scorso denominata: “Definizione dei valori di riferimento per il personale di assistenza del comparto dedicato alle aree di degenza ospedaliera”.

Una prescrizione terapeutica suicida, come la definisce, non senza ironia, Federico Pegoraro, presidente del Collegio. “Il documento –spiega Pegoraro- nelle sue linee guida è perfino sconcertante. Senza entrare nelle questioni eccessivamente tecniche, basti dire che la Regione ha fissato in 185 i minuti  di assistenza per paziente al giorno nelle aree di medicina interna e chirurgia generale. Durante le osservazioni preparatorie in risposta al Documento regionale -osserva Pegoraro- avevamo indicato, per le suddette aree, le “Raccomandazioni e gli standard italiani per dotazioni infermieristiche ospedaliere”, elaborati da un gruppo di esperti di diverse aziende ospedaliere del Nord Italia, ove si raccomanda, per l’appunto, di garantire non meno di 200 minuti di assistenza per paziente al giorno. Con l’applicazioni dei parametri fissati dalla Delibera regionale si va, in pratica, a sottrarre la presenza di un infermiere, ogni giorno, per reparto”.

“Il Documento è stato presentato come una pratica virtuosa che dovrebbe essere, almeno negli auspici, adottata da tutte le altre Regioni. In realtà –secondo la nota del Collegio degli infermieri di Vicenza- essa rappresenta l’inizio dello smantellamento del Sistema Sanitario nazionale, a partire dal Veneto”.

Ci preme sottolineare, a scanso di equivoci, sottolinea Pegoraro, che la nostra presa di posizione non vuol essere né di natura politica, né sindacale. L’intento è quello di verificare le ricadute della Delibera sul livello di assistenza rispetto ai valori di riferimento presentati. Una valutazione che ha preso le mosse sia da incontri i colleghi operanti in vari contesti e livelli di responsabilità, sia in più Consigli direttivi del collegio IPASVI di Vicenza e di quello del Veneto.

“Tra il 2000 e il 2010, l’Italia ha registrato la crescita più bassa della spesa sanitaria pro-capite tra tutti i Paesi avanzati attestandosi oltre 10 punti percentuali sotto la media OCSE. E’ evidente che un’ulteriore riduzione del livello dei servizi sanitari comporterebbe un peggioramento dello stato di salute della popolazione servita, con evidenti ricadute in termini di fabbisogno di servizi sanitari più gravosi con l’andare del tempo.

In altre parole –conclude il presidente Ipasvi di Vicenza- quando è necessario chiudere i rubinetti della finanza si interviene dove si può e non invece dove sarebbe più opportuno”.

Leggi tutti gli articoli su: Infermieri, Ipasvi, Federico Pegoraro

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