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GdV e Bulgarini contro la Rai: per Cestaro e ora pro ram-pollo berico Matteo Marzotto?

Di Edoardo Andrein Domenica 31 Maggio 2015 alle 23:36 | 0 commenti

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Qualche settimana fa  ("Il GdV dà lezione ai colleghi del Tg3. E chiude gli occhi su Tva) abbiamo raccontato la reprimenda del giornale confindustriale nei confronti del Tg3 Veneto per aver trascurato il Famila Schio, forse “spinto” a ciò dall'amore per l'imprenditore Marcello Cestaro e senza guardare al trattamento peggiore riservato al club scledense da Tva, “cugina” per proprietà del quotidiano locale, che ha quasi completamente "dimenticato" di dare notizia della finale scudetto del club.

Ma gli attacchi nei confronti del servizio pubblico sono tornati sulla cresta dell'onda nelle pagine de Il Giornale di Vicenza in occasione dello spettacolare arrivo a Monte Berico per la dodicesima tappa del Giro d'Italia, conclusosi oggi domenica 31 maggio nella Milano dell'Expo. 

Sono comparsi infatti diversi articoli che accusano la Rai delle mancate riprese dei monumenti cittadini, dopo l'arrivo dei corridori. Critiche che hanno registrato anche la dura reazione del vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci:  "La Rai ha fatto molto male il proprio lavoro e per l'ennesima volta ha dimostrato di non essere all'altezza, ferisce la città e offende i vicentini". 

Parole di fuoco riportate dal GdV, che stridono, però, con la bella cartolina televisiva di un minuto e mezzo della città andata in onda in mondo visione all'inizio del collegamento in diretta con la gara. Una cartolina che ha immortalato scalette e santuario di Monte Berico, piste ciclabili, villa la Rotonda, giardino del teatro Olimpico, Basilica Palladiana, Mercato in piazza dei Signori, statua del Palladio e di Neri Pozza, fiumi e anatre. 

Certo, qualche immagine dall'elicottero come consuetudine alla fine della tappa non sarebbe stata male, ma non è stata nemmeno presa in considerazione dal GdV e dal vicesindaco, paladino “integralista” dell'immagine cultural-turistica della città, la possibilità che gli elicotteri, viste le pessime condizioni del tempo a causa di vento e pioggia, siano stati fatti atterrare il prima possibile per precauzione subito dopo l'arrivo. 

Sembra invece che la cattiva mamma Rai abbia voluto fare un ennesimo sgarbo a Vicenza (chissà perchè, per antipatia della città o, magari, di certi suoi rappresentanti?) dopo aver dimenticato la Rotonda e dopo aver scambiato Villa Piovene col capolavoro del Palladio due anni fa. 

Ma ciò che preme, soprattutto, a Bulgarini, dopo aver dato prova della sua sapienza sulle produzioni tv nazionali ben amplificato da un quotidiano di grandi... aperture, è precisare che "La defaillance della Rai non mina l´ottimo lavoro del Comitato organizzatore e il successo dell´iniziativa", pur se dimenticata anche dai nostri commercianti, per loro provinciale pigrizia, lo hanno ammesso. 

E chi era il presidente del Comitato organizzatore della tappa?

Matteo Marzotto, il bello ma povero, vista la sua dichiarazione dei redditi, rampollo della fu dinastia trissino-valdagnese che, per vivere, deve raccattare in città un po’ di poltrone nei Cda. 

Per una mancanza così grave, come le mancate riprese finali della città, forse si sarebbe dovuto "bussare" anche da chi ha organizzato l'evento.

Bulgarini, anche se ha dovuto cedere (?) per conflitto di interessi le quote della società di comunicazione Regina Rossa, dovrebbe saperlo che una buona attività di pubbliche relazioni avrebbe dovuto essere fatta prima dell’evento e non a giochi fatti e a immagini già trasmesse.

Altrimenti il  presidente Matteo avrebbe potuto fare, come ha fatto, se Bulga si lamenta dei risultati, la figura del ram-pollo.


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