Fusione comuni e referendum, Toniolo: nel vicentino tre realtà nuove e niente quorum
Martedi 23 Luglio 2013 alle 17:56 | 0 commenti
Costantino Toniolo, consigliere regionale PDL - "Abbiamo optato per il totale azzeramento del quorum richiesto per i referendum sulla fusione dei comuni. Se davvero crediamo in questi percorsi di razionalizzazione, il legislatore non può frapporre mille ostacoli. Quello lanciato oggi è un importante segnale di semplificazioneâ€.
Lo ha affermato Costantino Toniolo, presidente della Commissione affari istituzionali del Consiglio regionale del Veneto, organismo che stamane ha modificato e licenziato la proposta di legge della Giunta che voleva portare il quorum costitutivo previsto per i referendum per la fusione dei comuni dall’attuale 50 per cento più uno degli aventi diritto al 30 per cento più uno.
La Commissione, sulla base di una proposta avanzata la scorsa settimana dal Gruppo del Popolo della libertà , ha deciso di fare un passo ulteriore e di azzerare il quorum. "In questo modo non ci sarà il rischio che una eventuale scarsa affluenza possa compromettere percorsi virtuosi nati e cresciuti negli anni", ha affermato Toniolo. Questo provvedimento riguarderà da vicino decine di realtà che in Veneto si stanno muovendo verso un ridisegno complessivo dei loro territori.Â
"Il quorum del 50 per cento così come quello del 30 è troppo gravoso", sottolinea Toniolo, "soprattutto in un momento particolare come quello che stiamo vivendo dove è difficile portare i cittadini al voto e dove non ci sono nemmeno le risorse per affrontare campagne elettoraliâ€.
“Non c’è alcun vulnus alla democraticità dello strumento", continua il presidente della Prima commissione: "il referendum resta intatto, solo che il suo esito – sia in senso positivo sia negativo all’eventuale fusione – non sarà subordinato a una mera percentuale come già succede in diverse regioni come l’Emilia-Romagna e la Toscana".Â
“Ora dobbiamo andare avanti su questa strada e portare il testo in Consiglio regionale al più presto per il via libera definitivo", ha concluso Toniolo.
SUL FRONTE DELLE UNIONI
Oggi la Commissione affari istituzionali, presieduta da Costantino Toniolo, ha anche dato il suo assenso al piano di riordino territoriale proposto dalla Giunta regionale (parere alla Giunta n. 403). In particolare nel Vicentino sono previste per ora tre aggregazioni tra enti locali: l'Unione di comuni del Basso vicentino (Alonte, Asigliano, Orgiano e Pojana Maggiore e anche Sossano ma con solo le tre funzioni fondamentali) che porterebbe ad una realtà che serve 14.535 abitanti; L'Unione tra Montegalda, Montegaldella, Grisignano di Zocco e successivamente Grumolo delle Abbadesse che porta ad una realtà di 13.164 abitanti; e l'Unione tra Barbarano, Mossano e Albettone che mette assieme 8418 abitanti.
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