Quotidiano | Categorie: Cinema, Diritti umani, Fatti, Cultura

Fuocoammare, il docufilm dei Diritti Umani vanta diritti da... Oscar

Di Citizen Writers Domenica 26 Febbraio 2017 alle 19:08 | 1 commenti

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende esprimere profondo apprezzamento per il contributo alla causa dei Diritti umani offerto dal docufilm "Fuocoammare" e augurare che la pellicola possa essere premiata con il massimo riconoscimento del settore, il premio Oscar, come miglior docufilm straniero. Gli argomenti proposti dall'opera di Rosi mettono in risalto il dramma che si sta consumando quotidianamente nel Mar Mediterraneo. Oggi gli extracomunitari, con enormi sacrifici e stremati da un viaggio ai limiti dell'umana sopportazione, rischiano tutto per un pezzo di pane, per una vita migliore. Cercano proprio qui, da noi, un'occupazione, una tranquillità sociale, una possibilità di riscatto che altrove sono negate.

Il dottor Pietro Bartolo, attore principale e medico di Lampedusa, trasmette una grande carica umana e rispetto della dignità altrui e induce a riflettere sull'orrore della "speranza negata", frutto di un atteggiamento discriminatorio, che sta attecchendo sempre più nei cuori degli europei.

Un approccio emotivo più costruttivo e aperto permette di vivere in mezzo agli altri con serenità, cercando insieme le soluzioni migliori per affrontare anche la congiuntura economica sfavorevole. L'Europa non migliorerà economicamente, se priverà i suoi cittadini di un futuro multietnico e "multipotenziale".
Si emigra per motivi diversi, ma in fondo sempre uguali: fame, persecuzione politica / religiosa o spirito d'intraprendenza. Nessuna di queste tre esigenze dovrebbe essere disattesa nel mondo.
Auspichiamo, quindi, che il mondo raccontato da Rosi possa trovare cittadinanza e comprensione negli USA di Trump. "We have dream".Prof. Romano Pesavento
Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani


Commenti

Inviato Lunedi 27 Febbraio 2017 alle 03:23

Ad un profugo

Scompaiono nel sole gli infiniti,
s'annullano le crisi,
vibrano le navi,
nel cosmo, naufragando.
Distanze, risorgono ad appagare gli spazi.
Tu giaci, tremebondo, sotto la poppa,
dove il timone s'è rotto.

Giovanni Minio
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