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Francesco Moser a Bassano del Grappa: "Ho osato vincere"

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 2 Dicembre 2015 alle 10:09 | 0 commenti

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Libreria la bassanese 
Incontro con Francesco Moser organizzato da libreria La Bassanese e Ciclisti Storici Bassanesi, con il patrocinio dell`Assessorato allo Sport del Comune di Bassano del Grappa. Si terrà questo venerdì 4 dicembre, alle 20.30 presso la Sala Chilesotti del Museo Civico di Bassano del Grappa, in piazza Garibaldi.

Nella città e nel territorio che ama il ciclismo arriva il pluricampione Francesco Moser. 
Francesco Moser in bicicletta è stato un numero uno, vincendo più di ogni altro ciclista italiano. Ma tutti i suoi grandi successi – dal Mondiale su pista del 1976 a quello su strada del 1977, dalle tre Parigi-Roubaix inanellate di seguito fra il 1978 e il 1980 alla vittoria al Giro d`Italia del 1984 – sono nati dalla tenacia con cui si è saputo risollevare dopo le sconfitte, rimontando ogni volta in sella deciso a dare battaglia, senza mai risparmiarsi sui pedali. Così Moser è diventato uno degli sportivi più amati di ogni tempo, fino alla consacrazione del record dell`ora, il primato stabilito a Città del Messico nel 1984 a trentatré anni, quando erano in molti a considerarlo ormai sul viale del tramonto.
Lui è sempre stato l`uomo dei primati. Non solo per i tre record dell`ora – in altura, al livello del mare e al coperto – ma perché fu un innovatore su tutti i fronti, proiettando il ciclismo di quegli anni nel futuro: fu il primo a usare le ruote lenticolari, a indossare gli occhiali antivento, a sperimentare nuovi metodi d`allenamento, tutti dettagli che poi gli altri corridori copiarono. Bassano del Grappa e Francesco Moser si sono già “conosciuti”, quando il velodromo Mercante fu pista di allenamento per il suo record dell’ora.
“Esplode un colpo di pistola. Parte la caccia al record dell’ora. Per un istante è la paresi. È terribile. L’inerzia pare invincibile, come le lancette dell’orologio inchiodate sulle 0.00. Poi uno scatto, movimento, vita. Il mondo comincia lentamente a girare. Le pedivelle, la catena, la pista, il cielo messicano intorno a me. Qualche colpo di pedale e sono nel vento. Chiudo il primo giro in 29 secondi contro i 26 di Merckx. Sono in ritardo. Ho tutta la vita per recuperare, ossia soltanto un’ora”.  L’inizio del volume di Francesco Moser ‘Ho osato vincere‘ è di quelli che non si dimenticano. È una sorta di thriller sportivo per “capire che cosa  significhi correre per un’ora con se stessi e contro nessuno”.
Dopo Coppi e Bartali, nessuno come lui ha saputo raccogliere intorno a sé l`affetto di tifosi e appassionati, che si rispecchiavano nel ciclista fiero e dalla pedalata potente, poco avvezzo a strategie e giochi di squadra, sempre pronto a spingere e ad attaccare per arrivare, semplicemente, davanti a tutti. 
Con Francesco Moser sarà un incontro per la presentazione del suo libro “ Ho osato vincere”, edito da Mondadori, una serata con la schiettezza che l`ha reso celebre, per ripercorrere la propria epopea sportiva, dall`infanzia contadina nella sua Palù di Giovo, in Trentino, ai record messicani, dai duelli con Merckx alla rivalità con Saronni, dalle infernali classiche del Nord ai Giri d`Italia, dalle brucianti sconfitte alle incredibili vittorie. Una carriera ineguagliata, e insieme il grande romanzo popolare di un eroe che ha saputo conquistare un posto nell`immaginario collettivo.
Durante la serata in sala Chilesotti, saranno molti gli aspetti, per molti inediti, del ciclista Francesco prima di diventare il Moser al ‘centro del mondo’, pezzi di vita vissuta a beneficio delle nuove generazioni, poiché aiuta a capire il valore del sacrificio e soprattutto la voglia di cominciare e di ricominciare: “L’unico modo per conoscere un tuo limite è provare a superarlo. Tante volte potresti accorgerti che dove credevi ci fosse un muro, in realtà c’è una porta”, scrive Moser. C’è una costante saggezza contadina a fare da filo conduttore nella confessione dell’autore; con la coinvolgente descrizione della sana ambizione e la forza e il coraggio di non arrendersi mai, anche di fronte alle difficoltà e agli scettici di professione.
L’incontro si svolge in Sala Chilesotti presso il Museo Civico di Bassano del Grappa alle ore 20.30, ingresso libero. Modera la serata Luca Maria Chenet, presidente di Ciclisti Storici Bassanesi.


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