Francesco d'Assisi in una conferenza spettacolo a Zovencedo
Venerdi 9 Ottobre 2015 alle 15:50 | 0 commenti
Biblioteca Comunale di Zovencedo
Il Francesco d’Assisi della storia, quello più sconosciuto e autentico, raccontato in una conferenza-spettacolo dentro un’antica cava dei Monti Berici, Un luogo rupestre carico di fascino e mistero, quello della  “vecia priara Cice†in via Pitton a Zovencedo, oggi trasformata in casa-museo, diventata tra le testimonianze più autentiche del passato.Â
Un luogo di scavo, oggi diventato un auditorium dove la biblioteca di Zovencedo e Grancona in collaborazione con la Proloco Alti Berici e la Cassa Rurale e Artigiana di Brendola, presenterà domenica l’evento dedicato al patrono d’Italia, nella originale formula proposta da Antonio Gregolin, regista e artista, accompagnato da una formazione musicale di assoluta originalità : la “Dolce e consort†diretta dal maestro Maurizio Baghin, composta da giovanissimi musici dai 14 ai 19 anni, con strumenti medievali. “Non una lezione –spiega Gregolin-, ma un percorso storico per riscoprire le origini, le curiosità , i dettagli storici, legati ad una figura emblematica del nostro passato, presente fino ai nostri giorni. Un tentativo di ricomporre nella memoria moderna, la complessità e originalità di Francesco di Assisi, che resta come dice il titolo dell’incontro “L’infinitamente sconosciutoâ€. Ma che è anche un “santo di terra, un uomo di cieloâ€. Semplicità francescana e luogo rupestre che si integrano, e sicuramente offrono la giusta atmosfera al tema: “Francesco amava le grotte – spiega Gregolin-, al punto che non si contano i luoghi che custodiscono la memoria francescana, legati a cavità naturali. La necessità di proporre una conferenza che diventa un mix di spettacolo, toccando il sacro e profano di un santo tanto amato, parte proprio dall’ottica storica e laica con cui si sviscererà l’Abbecedario Francescano. Un percorso multimediale con significative novità : “In pochi sanno, che sotto S.Damiano si trova una grotta-mitreo romano. Così come che il corpo di Francesco fu tenuto nascosto fino al 1830. Che il suo vestito non era marrone e la malattia che lo porterà alla morte a 45 anni fu la schistosomiasiâ€. “Ma soprattutto –aggiunge Gregolin-, mosterò le immagini inedite del corpo del santo, riesumato in privato due mesi fa per una ricognizione sulle condizioni delle ossaâ€. Difficile quindi definire con un solo termine questo viaggio alle origini del francescanesimo, il cui fascino passa ancora attraverso lo stupore e lo stupirsi. Cosa rara al giorno d’oggi, ma che in una vecia priara parlando di Francesco di Assisi, è pressoché scontata.  Â
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