Festa della Donna, Bizzotto: in Europa una donna su quattro è vittima di violenza fisica
Giovedi 7 Marzo 2013 alle 12:26 | 0 commenti
Mara Bizzotto, europarlamentare - "Celebrare la festa della donna significa ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche della donna, ma anche e soprattutto continuare a combattere contro le discriminazioni e le violenze cui, ancor oggi, esse sono sottoposte in gran parte del mondo. In Europa una donna su quattro è vittima di violenza fisica, quasi una su due (il 45% circa) se si considerano anche le violenze psicologiche e le discriminazioni di vario genere.
Il mio invito è rivolto pertanto all'UE affinché finanzi maggiormente tutti i programmi nazionali che si occupano di contrastare il fenomeno della violenza contro le donne e affinché si assicuri che, in tutti gli Stati Membri, tali reati vengano perseguiti d'ufficio, senza attenuanti legate alle pratiche culturali tradizionali e religiose". Con queste parole l'Europarlamentare leghista Mara Bizzotto, responsabile federale del dipartimento Europa della Lega Nord, annuncia la presentazione di una risoluzione al Parlamento Europeo in occasione dell'8 Marzo. "Quella contro le donne rappresenta la forma di violenza più diffusa, senza confini di ambiente, religione, ceto, cultura e nazionalità - aggiunge l'eurodeputata Bizzotto - In Italia il triste fenomeno del femminicidio registra in media 120 vittime ogni anno, e una donna su tre è costretta a subire violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Ma il dato più preoccupante è quello che non compare nelle statistiche e che riguarda tutte quelle vittime che non hanno il coraggio di denunciare la violenza subita per vergogna o per paura di ulteriori ritorsioni".
"I numeri sono ancora più raccapriccianti se consideriamo anche le violenze e le vessazioni che sono costrette a subire quotidianamente le donne musulmane che vivono in Europa - continua la Bizzotto - Queste donne hanno la sola colpa di volersi integrare maggiormente con la cultura occidentale che le ospita e di decidere, in libertà , cosa fare della propria vita: un'onta imperdonabile per certi ambienti del radicalismo islamico, teatro molto spesso di efferati omicidi di fronte alle rivendicazioni di libertà da parte delle donne". "Tali atrocità impongono una seria riflessione e una presa di posizione forte ed univoca da parte delle istituzioni europee e di tutta la comunità internazionale - conclude l'onorevole Bizzottto - Quanto è stato fatto fino ad ora non è più sufficiente: servono azioni di sostegno più efficaci per contrastare ogni forma di violenza nei confronti delle donne e pene più severe per chi si macchia di simili reati".
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