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Patrizia Bisinella, senatrice Lega Nord -  "Denise, la ragazza di Montebelluna e l'avvocatessa di Pesaro Lucia Annibali, sfigurata con l'acido da un uomo sono le ultime vittime della brutalità degli uomini. Più di 120 donne ammazzate in un anno, oltre 50 i tentativi per fortuna non riusciti. Quasi sempre gli assassini sono padri, mariti, fratelli, fidanzati o ex. Un vero e proprio dramma sociale che impone alla politica un serio ragionamento e azioni urgenti di contrasto".

"La vicinanza umana alle famiglie delle vittime non può bastare. Secondo le stime, quattro su dieci delle donne uccise avevano già denunciato violenze fisiche o psicologiche. Dobbiamo agire - spiega Bisinella - perché è possibile fermare la violenza prima dell'irreparabile" .

"Prevenzione, punizione dei colpevoli e protezione delle vittime sono priorità non più rinviabili per il Paese. Chiederò con urgenza che sia accolta la mozione per la calendarizzazione del disegno di legge di ratifica della convenzione di Istanbul. Ci impegneremo inoltre - conclude la senatrice del Carroccio - affinché siano trovate risorse da destinare ai centri antiviolenza, siano rafforzate le reti di contrasto tra istituzioni e privato sociale qualificato, si effettui una corretta formazione di operatori sanitari, sociali e del diritto, perché sempre più donne possano sentirsi meno sole, riescano a superare la paura e diventino consapevoli che sconfiggere e sopravvivere alla violenza è possibile".