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Ezzelini Storti di Arci Caccia del Veneto: "il Parlamento respinge il pregiudizio animalista"

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 9 Agosto 2014 alle 15:05 | 0 commenti

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Giuliano Ezzelini Storti, presidente dell’Arci Caccia del Veneto - “Il Senato ha definitivamente approvato il  decreto legge “Competitività” contenente alcune modifiche alla legge 157/92 riguardanti la cattura dei richiami vivi e il loro utilizzo nell’esercizio venatorio, la possibilità di caccia di selezione agli ungulati sui terreni innevati, il caricamento per le carabine semiautomatiche fino a 5 colpi per la caccia al cinghiale ed l’equiparazione delle nutrie (non più specie protette) ai topi e alle arvicole dopo che la Camera aveva apportato alcune modifiche in alcune parti del decreto stesso.

Sul decreto si è sviluppata una dura battaglia parlamentare frutto dell’odio e del pregiudizio animalista contro la caccia. Il Parlamento ha respinto l’assalto ideologico e fondamentalista e ha approvato le nuove regole nel rispetto delle direttive comunitarie e nel solco di quel riformismo ambientalista tanto utile al Paese. Il voto del Parlamento, oltre che sui contenuti, ha un forte valore simbolico e culturale e il nostro ringraziamento va a tutti i parlamentari delle diverse forze politiche che hanno sostenuto, a larga maggioranza, gli emendamenti presentati dai senatori Caleo e Vaccari del Pd. E' stata una battaglia dura, ma ha dimostrato che se si lavora nell'unità  dei contenuti tutto il mondo venatorio ci guadagna e si ottengono risultati significativi.

Voglio con forza ringraziare il nostro Presidente Nazionale Osvaldo Veneziano perché in un lavoro continuo in tutti i rami del parlamento è stato uno dei fautori maggiori del risultato raggiunto, anche nel tenere con la struttura Veneta Arci Caccia una sinergia e una costante informazione segnalando su che punti si poteva collaborare.

Ora altri segnali importanti attendono il Veneto il mondo della caccia prima dell'apertura della stagione venatoria: l'approvazione del nuovo Piano Faunistico Venatorio come migliorato dalle proposte del CRAVN; la semplificazione delle norme sui capanni da caccia; le cacce in deroga.

Come abbiamo fatto fino ad oggi, senza demagogia e molte volte in silenzio lontano dai clamori propagandistici, continueremo a lavorare per il bene della caccia e dei cacciatori”.

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