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Erp, i sindacati alzano la voce: la Regione aggiunga risorse per le persone in difficoltà

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 5 Giugno 2013 alle 16:48 | 0 commenti

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Sunia Vicenza - Il progetto di legge regionale 282 sull'Edilizia residenziale pubblica deve essere modificato. Da come è stato presentato, pare finalizzato alla sola razionalizzazione e semplificazione dell'assetto istituzionale, organizzativo e funzionale delle Ater, obiettivo di per sé condivisibile. Ma la Regione dovrebbe anche aggiungere risorse a sostegno dell'Erp e tenere conto che ci sono tante persone in difficoltà dal punto di vista economico, a causa della crisi, che non sempre sono nelle condizioni di pagare l'affitto”.

A lanciare il grido d'allarme sono Fulvio Rebesani, Fabio Dal Cortivo e Cinzia Cariolato, rispettivamente segretari del Sunia, del Sicet e dell'Uniat di Vicenza, che assieme ai colleghi delle altre province venete organizzano per venerdì 7 giugno 2013, alle ore 9.30 all'hotel Bologna di Mestre (di fronte alla stazione ferroviaria), un confronto pubblico con la Regione. All'incontro parteciperanno l'assessore Massimo Giorgetti, il presidente dell'Arav-Ater Valentino Scomazzon e il presidente di Anci Veneto Giorgio Dal Negro, oltre ad alcuni rappresentanti sindacali degli inquilini e di Cgil, Cisl e Uil che sostengono l'iniziativa. Per i vicentini che fossero interessati ad assistere al convegno, il ritrovo è fissato alle ore 8 alle stazioni ferroviarie di Vicenza e Bassano del Grappa. Da qui si partirà in treno alla volta di Mestre.

“Vorremmo che questa proposta di legge venisse accantonata o rivista prima dell'approvazione della seconda commissione consiliare e del Consiglio regionale – dichiara Fulvio Rebesani del Sunia -. Nel 2012 le ore di cassa integrazione in Veneto sono state 81 milioni, delle quali 18milioni hanno riguardato il Vicentino. Le persone toccate da questa situazione non riescono più a pagare l'affitto e vengono sfrattate per morosità. Ecco dunque che questa gente, più che di una nuova legge regionale, ha bisogno di più case. Nella nostra regione sono 16.800 le domande di casa pubblica a fronte di 2.200 assegnazioni. La risposta, cioè, è di appena il 17 per cento ”.

“Nel documento che abbiamo inviato alla seconda commissione consiliare e al Consiglio regionale, dunque, abbiamo sottolineato la necessità di prendere coscienza dell'insostenibilità dei canoni a libero mercato e, spesso, anche di quelli concordati per le famiglie già in difficoltà – aggiunge Rebesani -. Inoltre abbiamo evidenziato come l'offerta di abitazioni Erp, le uniche nelle quali il canone è rapportato alla situazione familiare e reddituale, sia insufficiente. Quindi, non solo difendiamo la legge esistente, ma pensiamo si debba avviare un progetto di potenziamento e rilancio dell'Erp”.

Leggi tutti gli articoli su: Sunia Vicenza, Edilizia residenziale pubblica

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