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Enpa Vicenza lancia l'allarme: "Aumento esponenziale di gatti e conigli abbandonati...e potrebbero arrivare le volpi"

Di Pietro Rossi Mercoledi 19 Agosto 2015 alle 20:00 | 0 commenti

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Canili pieni nel vicentino, anzi stracolmi. Sono circa 350 i posti disponibili nei due principali centri (Vicenza e Arzignano) di accoglienza per gli amici a quattro zampe. Per qualcuno, naturalmente, amici solo fino quando conviene perché poi ci si stufa o si va in ferie e allora si abbandonano. Ma se microchip e norme più severe hanno ridotto il fenomeno, stanno nascendo altri aspetti che mostrano la natura "bestiale" dell'uomo. 

Lasciare liberi i gatti senza sterilizzarli, ad esempio, oppure i conigli, pensando magari di fare "del bene" agli animali nel nome di un sedicente amore per la natura. In realtà il risultato è quello denunciato dall'Enpa: intere colonie di gatti e conigli "randagi" che popolano le aree verdi del vicentino. E i cani? Beh, per loro c'è una nuova moda...
"Mai come agosto ci sono aumenti esponenziali di allergie", ci dice Erica Ferrarese, presidente Enpa Vicenza. Ma allergie umane. La scusa più usata, assieme al trasloco per lasciare in canile il povero Fido, del quale si è evidentemente stufi. Una scorciatoia "legale" per abbandonare il cane senza incappare in denunce previste dalla legge. La pratica di lasciare l'animale domestico, però canino, per strada, sembra infatti diminuita ma il canile di Gogna è comunque sold out. "Il canile come ogni agosto è pieno, entrano cani ma non ne escono e questo crea un problema - continua Ferrarese - negli ultimi tempi l'abbandono stretto del cane non è più significativo, più che abbandonarlo lo portano, millantando ogni tipo di scuse". In più, nessuno adotta da giugno a settembre e la gestione della struttura, anche per mancanza di volontari, diventa problematica nei mesi estivi.
Discorso diverso per i gatti, che invece vengono abbandonati a volte con ancora il cordone ombelicale addosso. Ad Arzignano, soprattutto, questo è un problema che l'Enpa denuncia fortemente quale fenomeno acuto. "C'è una precisa mentalità, sopratutto nella prima periferia e in provincia per cui sterilizzare è contro natura, un velleitarismo fuori luogo perché l'animale negli spazi ristretti della nostra società non ha più ragione per essere normale - spiega Ferrrarin - l'unico risultato è far venire al mondo cucciolate di gatti con diverse patologie. Questo fenomeno, che si verifica due volte all'anno, è una vera tragedia".
Chi invece fa cucciolate ogni mese sono i conigli. E qui veniamo alla nuova "moda" della stupidità umana: l'acquisto di piccoli roditori, presi per poi "donare" loro la libertà. "In effetti ormai possiamo parlare della sviluppo di una nuova situazione che sta diventando critica - conferma la presidente dell'Enpa Vicenza - chi abbandona il coniglio lo abbandona in aree verdi, convinto di fare una cosa positiva per l'animale, non lo fa con l'intenzione di fare un danno e adesso si vedono i problemi".
Il problema più grosso, da noi già documentato, è l'invasione di conigli a parco Querini, per il quale il Comune, in accordo con l'Enpa, ha previsto un piano di sterilizzazione molto complesso. "Ma se il cittadino non capisce la situazione si ripresenterà - conclude Ferrarese - anzi, siamo convinti che il Querini sia solo il posto più visibile, ma i conigli si spostano e fanno cuccioli ogni mese la sensazione è che ci siano dappertutto". E dopo i conigli potrebbero presentarsi altre specie, attirati proprio da loro: i predatori. Volpi e furetti in discesa dai monti che, attirati dal grosso assembramento di prede, non ci metterebbero molto a stabilirsi in città.


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