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Elezioni, Ciambetti: hanno vinto il ricambio generazionale e gli indipendentisti europei

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 27 Maggio 2014 alle 10:33 | 0 commenti

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Roberto Ciambetti, assessore Regione Veneto - “Ha vinto il cambiamento e si sono imposte le forze politiche capaci di rinnovarsi”. Roberto Ciambetti, generazione dei quarantacinquenni, assessore veneto nella Giunta Zaia,  offre una chiave di lettura singolare al voto europeo: “Chi è stato sorpreso dal voto colto dalla Lega ha sottovalutato il lavoro di rinnovamento e iniezione di forze fresche  fatto in questi mesi, lo spazio aperto ad una nuova generazione di politici, che vedono in Salvini e Luca Zaia due modelli di riferimento.

E lo stesso è accaduto nel Pd: ha vinto quel Renzi che ha messo fuori gioco le nomenklature e burocrazie di partito. Il Pd non è più il partito di Bersani, D’Alema, Bindi, Veltroni, non è l’erede del vecchio Pci mescolato con fuoriusciti democristiani: per gli elettori è un nuovo soggetto politico in cui molti italiani hanno riposto le loro speranze”. L’assessore regionale del veneto al Bilancio, Enti locali e  Fondi Europei, Roberto Ciambetti, sottolinea un aspetto “che non può essere tralasciato: le forze politiche che hanno avviato un rinnovamento del quadro dirigente –ha detto Ciambetti – sono state premiate dagli elettori.  Rispetto ad altri, la Lega ha avviato il suo rinnovamento da tempo e lo ha fatto superando molte contraddizioni, senza per altro mai dimenticare l’apporto straordinario dato da figure storiche, come Umberto Bossi o, nel Veneto, da Gian Paolo Gobbo, Dozzo, Stefani,  Dal Lago, tutte persone che non hanno frapposto ostacoli, anzi, al ricambio generazionale e che per noi rimangono punti di riferimento con cui confrontarsi. Il fatto che Matteo Salvini sia  recordman per le preferenze dice quanto il movimento leghista sia compatto e come sia riuscito a dire ai cittadini del Nord che abbiamo intrapreso una nuova fase che oggi ci proietta in Europa assieme a quanti non sono succubi, né figli o figliocci, di banche, banchieri, di lobby o logge massoniche: la Lega non ha imboccato il viale del tramonto, anzi ha preso la strada verso il domani”.

“Mi sembra che nei commenti alle elezioni europee manchi un dato: l’affermazione delle forze indipendentiste”. Roberto Ciambetti saluta così il dato elettorale che dalla Catalunya al Belgio vede la forte affermazione dei partiti indipendentisti. “La sinistra catalana diventa il primo partito in Catalunya in virtù del forte sostegno dato alla  causa del Referendum – ha detto Ciambetti - In Scozia penso che il tracollo laburista e conservatore davanti all’avanzata dell’UKip  rafforzerà l’elettorato democratico e di sinistra a sostenere il sì nel Referendum di settembre. Infine in Belgio, il movimento Fiammingo non solo ha vinto ma ha costretto alle dimissioni il premier socialista Elio Di Rupo. Da noi, l’affermazione della Lega è un altro segnale evidentemente dell’avanzata delle forze politiche che rappresentano al meglio le istanze dei territori e delle macro-aree. E’ un segnale chiaro che l’elettore ha dato la crisi degli stati-nazione dell’Ottocento si supera solo con una Europa  dei Popoli e delle Regioni. I veri sconfitti di queste elezioni sono i tecnocrati di Bruxelles, le lobby dei banchieri, le burocrazie incardinate negli stati centrali che non ammettono alcuna riforma

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