Ecostp2014, da tutto il mondo a Verona per parlare di trattamento delle acque reflue
Martedi 27 Maggio 2014 alle 17:11 | 0 commenti
Acque Veronesi - Presentata questa mattina, martedì 27 maggio, a Palazzo Giuliari la conferenza internazionale “EcoSTP2014-Ecotechnologies for Wastewater Treatmentâ€, evento tutto dedicato al trattamento delle acque reflue che si terrà a Verona dal 23 al 27 giugno. All’appuntamento erano presenti Mario Pezzotti, delegato del rettore alla Ricerca, Francesco Fatone, ricercatore di Impianti Chimici dell’università di Verona, Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi, Alberto Tomei, presidente di Azienda Gardesana Servizi, Angelo Cresco, presidente di Depurazioni Benacensi, Luciano Franchini, direttore del Consiglio di Bacino Veronese, e Paolo Rocca, direttore tecnico di Arpav.
Hanno inoltre preso la parola Loretta Zuliani del Banco Popolare, Luca Scappini, presidente dell’Ordine Ingegneri di Verona, Pietro Calzavara, presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della provincia di Verona. “Ecostp2014†è organizzato da Università di Verona, Politecnico di Milano, Istituto di Ricerca sulle Acque del Cnr, Consiglio di Bacino Veronese, Acque Veronesi, Azienda Gardesana Servizi, Ordine degli Ingegneri Verona e provincia grazie anche alla collaborazione del Comune di Verona. Mariotti ha commentato: “I processi di depurazione rappresentano l’ultimo passaggio del processo di convivenza uomo-ambiente in tema idrico. Acque Veronesi gestisce circa 70 depuratori in tutta la provincia di Verona e dedica impegno ed attenzione ad un tema fondamentale come la depurazione e una sua corretta gestione dell’acqua. Tra gli impianti di depurazione nel Veronese il più grande è quello di Basso Acquar, che serve tutto il territorio del Comune di Verona, lavorando su una portata di 30 milioni di metri cubi all’anno (30 miliardi di litri) e un carico di 410mila abitanti. L’evoluzione delle normative ambientali rendono necessari continui controlli e verifiche. L’incontro internazionale di oggi illustra interessanti ed innovative metodologie scientifiche che serviranno ad affrontare al meglio le problematiche relative ai numerosi impianti controllati. Dal 23 al 27 giugno, Verona ospiterà una delegazione proveniente da 41 paesi che rappresenta il meglio della “green economy†mondialeâ€.
Il convegno
Le sfide globali, lo stato dell’arte e le nuove frontiere delle ecotecnologie per il trattamento delle acque reflue. Questi i temi che si discuteranno nella conferenza internazionale EcoSTP2014-Ecotechnologies for Wastewater Treatment, “vetrina†degli studi e prime applicazioni in atto su processi e metodologie di gestione innovative e intelligenti, senza tralasciare applicabilità e sostenibilità tecnica, economica e ambientale. “Ecostp2014†è organizzato da Università di Verona, Politecnico di Milano, Istituto di Ricerca sulle Acque del Cnr, Consiglio di Bacino Veronese, Acque Veronesi, Azienda Gardesana Servizi, Ordine degli Ingegneri Verona e provincia grazie anche alla collaborazione del Comune di Verona.
Un vero esercito di esperti da tutto il mondo si riunirà nella città veneta per parlare di risparmio energetico, l’applicazione e lo sviluppo di innovazioni tecnologiche con minimo impatto sull’ambiente, la riduzione di emissioni gas serra, il recupero di energia rinnovabile (biogas, bioidrogeno) e materia (bioplastiche) dalle acque reflue. Il tutto attraverso la descrizione casi pilota e impianti dimostrativi. I risultati sono concreti, numerosi e spendibili non solo di fronte agli addetti ai lavori, ma davanti ad una società sempre più attenta al risparmio energetico, sempre più sensibile alla cura dell’ambiente, nostro bene comune: un esempio locale è una delle attività in corso nei laboratori del dipartimento di biotecnologie dell’Università di Verona, dove lavorano due bioreattori: uno produce gas metano, l’altro accumula bioplastica. In altri termini, dalle acque di scarico si ricavano plastiche biodegradabili, guardando alla sostenibilità a 360°.
Il programma dettagliato è consultabile sul sito www.ecostp.org
Mario Pezzotti - “L’Università di Verona ha avuto il ruolo fondamentale di collante per tutto il territorio, creando un network all’avanguardia tra scienziati e operatori del settore. Tutto ciò in futuro ci permetterà di percorrere le stesse strade in altri ambiti, scienze e culture. L’ateneo scaligero ha da sempre, fra i suoi obiettivi, quello di collaborare con gli enti del territorio, concetto che in quest’occasione si esprime al massimo. Tutti gli operatori del territorio sono soddisfatti di questa iniziativa e della programmazione successiva che si realizzerà in maniera molto concretaâ€.
Luciano Franchini - “È interesse del Consiglio di Bacino promuovere tutte le iniziative di ricerca scientifica volte a ridurre l’impatto ambientale degli impianti, migliorarne l’efficacia di funzionamento e l’efficienza economica. Serve rispetto per l’ambiente, e il nostro lavoro si dirige proprio in questa direzione, con una cura particolare. Una direzione che non è mai a senso unico: meno impatto ambientale, significa maggior sicurezza per chi, in quell’ambiente, ci viveâ€.
Alberto Tomei -“Ags opera in un territorio fragile e complesso come quello del Garda. Per la tutela di quest’area è fondamentale l’utilizzo delle tecnologie più innovative e meno impattanti per il trattamento, il recupero e il riutilizzo delle acque. Grazie alla nostra buona gestione, lungimirante nelle strategie, vogliamo contribuire a far diventare questo territorio Patrimonio Mondiale dell’Umanità . Il progetto più importante nel quale ci stiamo impegnando è la realizzazione del nuovo collettore del Garda. Si tratta di un progetto assolutamente all’avanguardia che ripensa completamente il collettamento delle acque reflue oggi esistente e che prevede un investimento complessivo di 220 milioni di euro. Nel progetto vanno coinvolte le Regioni, lo Stato e l’Unione Europea: abbiamo già realizzato 3 tavoli tecnici per condividere al massimo quest’opera, ai quali ha già partecipato l’Università di Verona e il prof. Francesco Fatoneâ€.
Angelo Cresco - “Grazie alla nuova Sezione di filtrazione e disinfezione finale, i valori dei principali parametri risultano di molto inferiori rispetto a quelli imposti dalla normativa vigente. L’utilizzo di tecnologie innovative e allo stesso tempo perfettamente compatibili con il delicato ambiente del Garda pongono Depurazioni Benacensi tra le aziende più innovative nell’ambito del trattamento delle acque reflue. Ultimo step è la costruzione di una nuova struttura, per la quale stiamo cercando i fondi, che permetta di abbattere gli odori e di trasformando i fanghi in biogas. La prossima sfida per questo territorio è la realizzazione del nuovo collettore del Garda cui Depurazioni Benacensi mette a disposizione le proprie competenzeâ€.
Luca Scappini - “EcoSTP2014 è un evento di grande interesse per tutti gli ingegneri. Per questo l’Ordine Ingegneri di Verona e provincia, con i suoi 2800 iscritti, ha colto prontamente questa opportunità qualificata di partnership con l’Università di Verona che segna un primo passo per nuove collaborazioni. La presenza di ricercatori e esperti del settore a livello mondiale è un’occasione unica di aggiornamento e confronto sulle tecnologie disponibili in materia di ingegneria ambientale e sulle scelte strategiche da perseguire a tutela di un futuro sostenibile per il nostro territorioâ€.
“L’obiettivo di questa iniziativa - ha spiegato Fatone - è innanzitutto quello di portare a Verona la scienza internazionale. L’università scaligera è la rappresentante italiana di un network che raggruppa 27 paesi dell’Unione Europea. “Ecostp2014 - Ecotechnologies for wastewater treatment†sarà una conferenza internazionale che avrà oltre 250 contributi da 41 paesi di tutto il mondo. Abbiamo scelto di usare questa occasione per creare un link tra il network internazionale degli attori e ricercatori in questo settore e i soggetti che a vario titolo si occupano di acqua nel nostro territorio. L’università deve essere un bacino di raccolta delle pratiche locali in grado di collegare, grazie a eventi come questo, ciò che di meglio si fa nel mondo per poter sviluppare tali applicazioni e trasformarle in metodiche innovative da applicare a livello locale e nazionaleâ€.
"L'Italia – ha spiegato in un intervento video Roberto Canziani, professore associato in Ingegneria Sanitaria Ambientale al Politecnico di Milano - deve affrontare numerose criticità per 'mettere a norma' il Servizio Idrico Integrato e ciò comporterà investimenti assai rilevanti nei prossimi anni. Va quindi colta questa opportunità di ammodernamento per volgere lo sguardo a innovazioni tecnologiche e gestionali che consentano di risparmiare risorse ed energia e, nel contempo, garantire un efficiente servizio di depurazione. Il Convegno offre una articolata panoramica delle tecnologie più promettenti che possono, in prospettiva, 'cambiare la faccia' dei depuratori".Accedi per inserire un commento
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