È un altro Lane: Cesena - Vicenza 1 -1
Sabato 9 Aprile 2016 alle 19:48 | 0 commenti
Il Lane, dopo essere andato in vantaggio, soffre solo a cavallo dei due tempi. Il finale (con due pali clamorosi) è tutto biancorosso.
Trasferta importante, ottima per dare continuità al buon Vicenza di Lerda. Lo sente la squadra e lo sentono i tifosi che in quasi 700 hanno seguito la squadra al Manuzzi. Il Cesena è reduce dal pareggio col Bari e resta quindi concentrato per mantenere il passo delle candidate ai play off. Si parte. Al 7' chiede il penalty Ragusa dopo un contrasto con Signori ma l'arbitro lo ammonisce. Al 10' su calcio da fermo di Giacomelli svetta in area Ebagua che però colpisce di spalla e mette a lato. Al 12' si fa vivo il Cesena con Caldara la cui zuccata non centra la porta e un minuto dopo pericolosissimo Ragusa che si presenta a tu per tu con Benussi, il quale si supera respingendo la botta. Al 15' esce bene ancora Benussi su Rosseti.
Di nuovo Ragusa si fa luce al 19', con un Vicenza che dal suo lato non riesce a fare correttamente la diagonale: per fortuna la botta va alta. Ha una buona chance al 22' Signori dopo un delizioso cucchiaio di Moretti ma il centrocampista preferisce il passaggio al tiro. Al 28' lungo lancio di Moretti ben calibrato su Ebagua che scatta in area e riesce a deviare con l'esterno, senza però indovinare la porta. Qualche secondo e Moretti sbaglia un facile passaggio sulla trequarti berica e buon per lui che Brighenti rimedia alla grande. Al 32' Ebagua prova una difficile girata da fuori area la la sfera gli va abbondantemente alta. Ma al 35' arriva la grande giocata di Galano, imbeccato da Ebagua sulla sinistra: i padroni di casa lo credono in fuorigio ma così non è. Sul traversone basso piomba come un rapace il bomber nigeriano che batte di giustezza il portiere bianconero. Al 40' ancora una buona chance Ragusa ma il suo fendente e sbagliato. Il Cesena a questo punto si getta in avanti alla ricerca del pareggio, ma a parte un quasi totale possesso palla non riesce a pungere, sicchè il tempo si chiude con i biancorossi avanti per 0-1.
Si riparte e la squadra di Massimo Drago ha una sola parola d'ordine: rovesciare il risultato. Compito arduo per il Lane, che non può permettersi di perdere campo e di lasciare il pallino del gioco tutto nelle mani dei romagnoli. Spinto dal pubblico il Cesena si butta in avanti e al 52' pareggia: se ne va Ciano in solitaria, che poi trova l'apertura per Rosseti, sul quale D'Elia è fuori posizione. Il rasoterra non lascia scampo a Benussi. Il Vicenza però non molla e i bianconeri cominciano a sentire acido lattico nelle gambe. Al 55' se ne va imperiosamente Galano e Kessiè lo trattiene per almeno 10 metri in modo evidentissimo. Non per l'arbitro, che invece ammonisce prima l'ex barese e poi anche Perico e Moretti. Misteri del calcio. Al minuto 64 in Vicenza riesce a partire in contropiede 4 contro 2: è un'occasione clamorosa ma Vita non trova di meglio che sparare una botta centrale che non impensierisce. Grande parata di Benussi su Ciano al 65'. Al 72' segnerebbe Raicevic dopo una rovesciata di Galano ma il montenegrino è nettamente in off side. Il Cesena cala ancor più vistosamente, mentre il Vicenza ha ancora birra. E all'88' il Lane va vicinissimo al gol del 1-2 quando Galano inventa un tiro di sinistro dei suoi e coglie in pieno il palo alla sinistra di un battutissimo Gomis. Al primo dei 4 minuti di recupero, su un traversone di Signori, Sampirisi indovina un fenomenale tiro al volo e scheggia la traversa. Al 48' se ne va Raicevic, che viene fermato fallosamente al limite dell'area: la ghiotta punizione è battuta da Moretti che calcia alle stelle. Ma non c'è più tempo per altro e le squadre vanno negli spogliatoi.
I biancorossi si prendono la loro dose di applausi sotto la curva dei supporters berici (che hanno vinto alla stragrande la loro sfida) e la classifica, complice anche qualche risultato favorevole delle avversarie, si fa, se non radiosa, almeno fuori dal diluvio più intenso.
LA PARTITA
Cesena - Vicenza 1-1 (p.t. 0-1)
Marcatori: 35' Ebagua (V), 52' Rosseti (C)
Cesena (4-3-3) Gomis; Perico, Capelli, Caldara, Renzetti; Kone (85′ Severini), Cascione, Kessie; Garritano (45′ Ciano), Rosseti, Ragusa. All. Drago
Vicenza (4-2-3-1) Benussi; Sampirisi, Adejo, Brighenti, D'Elia; Moretti, Signori; Vita, Galano, Giacomelli (74′ Sbrissa); Ebagua (62′ Raicevic). All. Lerda
Arbitro: Di Paolo di Avezzano.
Note: Ammoniti: Ragusa, Rosseti , Capelli, Perico, Caldara (C), Galano, Moretti, Sbrissa (V). Calci d'angolo: 11-2 . Recuperi: pt 1′, st 4′
LE PAGELLINE
IN PARADISO SAMPIRISI, BRIGHENTI, GALANO ED EBAGUA. SOLO GIACOMELLI SOTTO TONO. CON LERDA IL LANE CONVINCE TUTTI.
Benussi 7: nonostante sia meno impegnato di quel che avrebbe temuto, ogni volta che lo chiamano in causa lui c'è. Decisivo nel primo tempo su Ragusa e Rosseti, ammaina bandiera bianca nella ripresa su un'indecisione della retroguardia e poi chiude a doppia mandata il cancello, con buona pace dei romagnoli.
Sampirisi 7,5: dove lo metti, lui fa il suo: da centrale, da esterno, SuperMario fa la differenza. Quello che lo fa eccellere è la possibilità di accoppiare fisico possente, velocità pura e piede buono. Fa su e giù per il campo un milione di volte e a tempo scaduto è ancora lì, dalle parti di Gomis, per lasciare partire una saetta micidiale che scheggia il legno. Monumentale.
Adejo 7: diciamo la verità , l'abbiamo accolto tutti come se fosse il solito scarpone arrivato a Vicenza per far numero. Il difensore nigeriano ci sta facendo ricredere e non con le parole ma coi fatti. Essenziale, tosto, concentrato, è un pessimo incontro per gli attaccanti e una buonissima sorpresa per i tifosi del Lane.
Brighenti 7,5: sembra impossibile che il Capitano possa fornire una tale continuità di rendimento. Nel primo tempo, quando Ragusa ha ancora le pile cariche, tocca spesso a lui mettergli la museruola. E sappamo quanto sia impresa improba, quando Nino è ispirato. Nicolò ci riesce quasi sempre e il Vicenza va al riposo senza reti subìte.
D'Elia 6,5: è forse il meno convincente della linea arretrata. Si guadagna la pagnotta in fase di interdizione, combattendo una bella battaglia sulla fascia. Mancano però ancora le sue proverbiali incursioni, con cui in passato ha spesso scardinato le Maginot avversarie.
Moretti 6: sarebbe da otto per la quantità industriale di palloni che gioca, ma perde punti per una certa leziosità con cui gioca la palla, rallentando le ripartenze e soprattutto per alcuni errori di misura, come quello gravissimo del 29' che poteva regalare il vantaggio ai padroni di casa. Inoltre le sue punizioni micidiali al momento restano un pallido ricordo.
Signori 6,5: la buona notizia è che il giocatore appare in crescita. Trova in fretta la posizione giusta e non si sottrae mai alla pugna, anche se talvolta gli avversari sono in superiorità numerica a centrocampo. Altra nota confortante è la tenuta atletica, che cresce a vista d'occhio.
Vita 7: una partita di sacrificio e di intelligenza tattica che Alessio interpreta perfettamente, cantando e portando la croce. Chiude varchi, dialoga in modo convincente e riparte velocemente quand'è il caso. Unica nota dolente, l'egoismo dimostrato in occasione del contropiede nella ripresa: c'erano due compagni che attendevano il passaggio per l'1-2...
Galano 7,5: dopo una lunga attesa, ecco il giocatore che può fare la differenza. Interpreta benissimo i tempi della gara, ora rallentando, ora accelerando. Sua la giocata che innesca il gol del vantaggio biancorosso, sua la rovesciata che propizia il gol in off side di Raicevic, suo soprattutto il prodigio balistico dell'88'. Fosse andato nel sacco, saremmo ancora qui a spellarci le mani.
Ebagua 7,5: quando corre come un Miura dopo il gol, fa venire i brividi. Ma tutta la sua partita è da applausi. Prende un sacco di botte, molte ne dà , aiuta in difesa, cerca il pressing e quando staziona in area fa venire i capelli bianchi a Drago. Il gol è bello per l'intelligenza con cui chiama l'1/2 e per la freddezza di esecuzione.
Giacomelli 6-: in una giornata in cui tutta la squadra merita, non voglio dare l'insufficienza solo a Jack. La sua prestazione, tuttavia, è all'insegna delle ultime: tanto impegno, tanto sudore ma poco costrutto. Non salta mai l'avversario diretto, non tira in porta e lascia nel taccuino anche qualche sbavatura. Aiutiamolo...
Raicevic 6,5: quando Ebagua esce dolorante, tocca a Filip fare da incursore. Lui ci mette centimetri e chili, tiene palla, guadagna tempo e si fa trovare (quasi) al posto giusto nel gol annullato del '72. Gran cosa avere due bomber in buona condizione!
Sbrissa 6,5: entra e con il suo talento contribuisce a disinnescare i timidi tentativi di assalto di un Cesena ormai sfiatato. Ci sarà spazio anche per lui, di qui in poi.
Lerda 8: quello di Marino era il Vicenza Jeckill, il suo il Vicenza Hide. Neanche parenti. E non tanto sul piano del gioco ma ancor di più su quello del carattere, della tranquillità in campo e della tenuta atletica. Il vecchio Lane era capace di qualche ottima folata, salvo poi smarrirsi nelle sue paranoie e perdere il bandolo della matassa. Quello visto in questi ultimi 270 minuti, è squadra compatta e motivata, che ringhia continuamente sui garretti degli avversari. La salita è ancora lunga e foriera di mille pericoli, però, signori miei, che cambiamento!
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