E' morto Paolo Ravasin: malato di sla, affidò a internet il video testamento biologico
Domenica 9 Febbraio 2014 alle 13:41 | 0 commenti
Filomena Gallo e Marco Cappato, Associazione Luca Coscioni - Si è spento oggi Paolo Ravasin, 53 anni, Presidente onorario della Cellula Coscioni di Treviso, da 15 anni affetto da Sla, la stessa malattia che ha ucciso Luca Coscioni, da nove anni allettato in una stanza a Villa delle magnolie a Monastier, 10 chilometri da Cessalto (Treviso) dove abita anche la sua famiglia.Â
Il 20 luglio 2008, Paolo Ravasin, con un video trasmesso all'Associazione Luca Coscioni, affidò il proprio testamento biologico a Internet,  dicendo "no" all'accanimento terapeutico, certificando la sua intenzione di opporsi a qualsiasi tipo di trattamento forzato. In particolare, Paolo dichiarò: 'nel momento in cui non fossi più in grado di mangiare o di bere attraverso la mia bocca, oppongo il mio rifiuto ad ogni forma di alimentazione e di idratazione artificiale sostitutive della modalità naturale'. Nel 2009, a pochi giorni dall'approvazione in Senato dal Disegno di legge Calabrò contro il testamento biologico rivolse un appello ai Presidenti della Repubblica, del Senato e della Camera, dichiarando tra l'altro: "questa legge - che non consente a me, che sono pienamente capace di intendere e volere, di rifiutare tali trattamenti - è manifestamente anticostituzionale'. Napolitano accolse il suo 'appassionato messaggio' pur ribadendo di essere tenuto "a un atteggiamento di rigoroso riserbo"ed esprimendo l'auspicio che "prevalga l'impegno a individuare soluzioni il più possibile condivise". Nell'ottobre 2012 aveva ottenuto la nomina di sua fratello Alberto quale sua amministratore di sostegno che prevede, tra l’altro, il potere di sostituirsi a Paolo Ravasin qualora non fosse più cosciente o capace di esprimersi in capo al fratello per far rispettare le direttive anticipate di fine vita da questi espresse oralmente, mediante testamento biologico scritto e infine tramite video.
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