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Dopo lo sfratto da Montecchio, le religioni si incontrano al Comunale di Vicenza

Di Edoardo Andrein Lunedi 8 Aprile 2013 alle 15:39 | 0 commenti

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Una buona relazione tra le religioni è la base fondamentale per la convivenza tra culture diverse che si trovano a vivere in uno stesso territorio. Sikh, induisti, mussulmani e cristiani avranno la possibilità di riflettere insieme per il nono anno consecutivo su temi comuni e apprezzare le diverse forme espressive di ciascuna religione grazie al Centro Ecumenico Eugenio IV di Vicenza e il Gruppo Religioni insieme di Montecchio Maggiore che organizzano l’incontro interreligioso “La famiglia e le religioni: messaggio, rito e vita”.

Una buona relazione tra le religioni è la base fondamentale per la convivenza tra culture diverse che si trovano a vivere in uno stesso territorio. Sikh, induisti, mussulmani e cristiani avranno la possibilità di riflettere insieme per il nono anno consecutivo su temi comuni e apprezzare le diverse forme espressive di ciascuna religione grazie al Centro Ecumenico Eugenio IV di Vicenza e il Gruppo Religioni insieme di Montecchio Maggiore che organizzano l’incontro interreligioso “La famiglia e le religioni: messaggio, rito e vita”.

Un importante momento di integrazione tra tutte le religioni praticate sul terriorio vicentino che va in scena, dopo lo “sfratto” da Montecchio Maggiore deciso dalla giunta comunale, al teatro comunale di Vicenza domenica 14 aprile grazie alla collaborazione con l’assessorato alla famiglia e alla pace. L’evento, andato in scena anche lo scorso anno nel capoluogo berico, da sempre dimostra grande interesse nella provincia e anche da tutto il Veneto, viste le quasi mille persone che hanno riempito l’anno scorso i posti del teatro. Il direttore dell’istituto culturale di scienze sociali "N. Rezzara" e presidente del centro ecumenico mons. Giuseppe Dal Ferro questa mattina alla presentazione a Palazzo Trissino dell’evento ha spiegato che “non si tratta di una festa dei popoli ma un vero e proprio convegno sulle religioni e il messaggio finale che si vuole lanciare è quello del ruolo della famiglia, di un amore autentico fra uomo e donna che poi diventa essenziale per la società e per la pace sociale vista l’omogeneità di vedute nel considerare la famiglia  anche dalle altre religioni”. Agostino Pilati coordinatore del Gruppo Religioni insieme di Montecchio Maggiore ha raccontato invece come è nata l’idea dell’evento: “il progetto è nato a Montecchio attraverso un mussulmano che si è messo in contatto con tutte le altre comunità religiose per alcuni incontri su 5 tematiche, sui problemi vissuti dai giovani e dalle donne delle diverse religioni per vivere a pieno la propria fede. Via via l’iniziativa si è diffusa sempre più ed è un bene perchè il dialogo deve essere coltivato nel tempo, non basta solo un anno”. Si inizia alle 15.30 di domenica con un canto di benvenuto dei gruppi ghanesi del vicentino cui seguirà il saluto delle autorità; poi le attività saranno intervallate da danze tipiche nuziali e l’animazione per i bambini a cura degli Scout Agesci di Vicenza. L’ingresso è gratuito ma bisogna prenotarsi alla biglietteria del teatro.


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