Donna non più libera di girare nella città di Vicenza: lettera al sindaco e agli amministratori
Giovedi 10 Agosto 2017 alle 09:32 | 1 commenti
Non avrei mai pensato che un giorno non sarei stata libera. Si! Non mi sento più libera di girare in una città come Vicenza anche in pieno giorno. Ho cinquant'anni non quindici o venti, ma nonostante ciò ho paura quando vengo a Vicenza. Sono di un altra città , a Vicenza ho il dentista. L'altro giorno alle ore 14 ho parcheggiato la macchina in centro, al parcheggio di via Cattaneo; quando sono tornata alle macchinette per il pagamento del ticket, c'erano quattro uomini seduti per terra che hanno iniziato ad importunarmi con vari appellativi e considerazioni sul mio corpo. Mi sono girata e non c'era nessuno perché il caldo quel giorno era fortissimo.
Non sono bellissima e nemmeno tanto giovane, ma in quel momento mi sentivo una preda indifesa di quei quattro uomini. Ho avuto paura. Ero sola. Ho pagato velocemente mentre venivo bersagliata da numerosi compiaciuti appellativi e mi sono avviata molto velocemente alla macchina, chiudendola immediatamente. Fortunatamente non mi è accaduto nulla di grave, ma in quel momento non mi son sentita libera e non mi sentirò libera di parcheggiare li la prossima volta che vengo dal dentista, perché ho avuto paura.
La prossima volta cosa mi potrebbe accadere?
E se avevo 20 anni oppure 15, cosa avrebbe fatto il branco? Perché devo aver paura di girare in pieno giorno? Quante donne prima di me erano state importunate?
Come dicevo non sono più giovanissima, ho cinquant'anni non vesto in modo appariscente, ho poco trucco in volto. Sono un'insegnante d'arte in un Liceo. Sono moglie e madre, ma prima di tutto Donna.
Donna non più libera di girare a Vicenza.
Forse gli uomini, forse gli amministratori di Vicenza non si stanno rendendo conto di quanto sia pericoloso per una donna girare anche in pieno giorno per le strade di Vicenza. Sembra non abbiano figlie, mogli o madri. Basterebbe poco, un po' di sorveglianza, la polizia locale dovrebbe cacciare chi si apposta nei parcheggi o ciondola vicino alle macchinette per pagare un ticket o fuori dai supermercati, cacciare tutti quegli uomini che si appostano, di qualunque etnia. Non ce l'ho con nessuno e mi rendo conto che la situazione è difficile per tanti disoccupati e immigrati, ma trovo inconcepibile che non si faccia nulla per arginare questa cosa.
Cari amministratori chiedete alle vostre figlie, alle vostri mogli, alle vostre madri quante volte sono state importunate in pieno giorno in città .
Provate a chiedere quante volte si sono sentite a disagio o hanno avuto paura.
Mi auguro davvero facciate qualche cosa, per la vostra città , Vicenza e per tutte quelle donne che tanto amate.
Maria Menguzzato
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