Opinioni | Quotidiano |

Don Gallo, l'amico dei poveri e dei giovani in difficoltà più volte anche a Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 26 Maggio 2013 alle 00:59 | 2 commenti

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Riceviamo da Mario Pavan e pubblichiamo
Ciao, don Andrea! Ricordo di don Andrea Gallo anima della comunità di Benedetto al porto di Genova
A 84 anni, dopo una vita povera tra i poveri e i giovani in difficoltà , circondato dai suoi stessi figli, è mancato don Andrea Gallo. Innanzitutto un uomo, don Andrea.

Un uomo, un vero prete , come quel San Giovanni Bosco che insieme con san Leonardo Murialdo, nella Torino chiusa e conservatrice dell'Ottocento, si erano votati ai giovani poveri e sopratttutto a quelli più in difficoltà.
E Don Gallo , con la sua vita di disubbidiente milaniano, è stato davvero anche lui un segno del coraggio degli apostoli autentici, che sono dalla parte di Dio, della Pace e della Giustizia. Costi quel che costi. Radicalmente.Solo evangelicamente.
Il suo vivere è stato una lunga e sempre nuova omelia che abbiamo apprezzato anche molti di noi vicentini per il No al Dal Molin, per la Pace e per il Vangelo. Per tanti che hanno camminato con lui, attraverso le marce, gli incontri, le messe e i suoi libri. Oppure attraverso le telefonate o le mail di stima condivisa e di amicizia: magari ce ne fossero preti- fratelli come don Andrea Gallo!
Ultimamente, il male l'aveva minato ma non nella sua forza morale, di denuncia contro le ipocrisie del nostro quotidiano. E nemmeno nella Speranza che in lui brillava sulla scia del nuovo papa Francesco .
Grazie, don Gallo, amico e compagno conosciuto nel mangiare insieme lo stesso pane!

 

A un prete amico ( don Andrea Gallo)

Il suo nome era Andrea che seguiva il Maestro
oltre canoni e precetti, con la rete al mare degli ultimi:
fratelli senza Storia ma con le loro storie su occhi
aperti a sperare le briciole di Lazzaro. Per un pane
ancora tutto da spartire e forse già ammuffito .

Andrea, il pescatore discusso della gente del porto
andava per caruggi , creuze e portici dove l'amore
era e sarà sempre diverso dal dono vero del cuore.
Amore di disperazione, giudicato e compreso solo
da viscere di misericordia e dal coraggio di rinascere.

Andrea ha consumato una vita di sana e robusta Costituzione
da attuare, momento dopo momento, al canto del gallo
fin dall'inizio di nuovi giorni ... il biblico canto del gallo
su impronta del suo cognome, di vigile segno accorto.
E ancora risuona alle nostre distratte orecchie.


Mario Pavan, Vicenza, 24 maggio 2013, giorno di Santa Maria Ausiliatrice. 

Leggi tutti gli articoli su: Mario Pavan, Don Gallo

Commenti

Silvano Giometto
Inviato Domenica 26 Maggio 2013 alle 08:09

Non mi si è mai scatenato entusiasmo quando muore una persone ma nemmeno mi sono mai piaciute le passerelle senza completa e doverosa osservazione.
Questo prete che appestava e inquinava l?aria con il suo sigaro, rappresentante di una chiesa proprietaria di oltre centomila unità immobiliari in Italia e con un patrimonio mondiale valutato sui due mila miliardi di euro (pari all?intero debito pubblico italiano) mi sembra sia venuto più volte con il megafono a Vicenza a urlare che la base U.S. deve essere chiusa.
Nessuno forse gli aveva mai detto che è di 1.212.000.000 (un miliardo 212 milioni di dollari) l?investimento complessivo sulla città tra la ristrutturazione della Ederle, il nuovo villaggio, il nuovo ospedale e le nuove scuole che è di 150 milioni di dollari l?implicazione economica e i negoziati con le strutture di beni e servizi della città che sono oltre 24 milioni di dollari gli affitti che pagano gli americani ai vicentini e 10 milioni di dollari come affitto al governo italiano che di
soli stipendi ai dipendenti italiani vengono distribuiti 30 milioni di dollari e che sono 900 i vicentini che lavorano in questa struttura e che dalla Ederle giungono gli unici segnali di novità per un futuro di lavoro ai giovani.
Ma Lui incurante della sicurezza e dei posti di lavoro gridava:?Via gli americani?
E? tutte cifre su sui le tasse si pagano e non come gli investimenti dell?azienda a cui apparteneva che per una inspiegabile ragione sono esentasse.
Nessuno forse avrà mai detto a questo prete che ci sarà pure una ragione del perché molte città d?Italia implorano e aspettano che questo Sindaco riesca a far chiudere la Base americana come è riuscito a far chiudere l?aeroporto di Vicenza per farla ricostruire nel loro territorio.
Infine sarebbe stato importante ricordare a questo prete che il Memorandum of Undertanding del 2 febbraio 1955 tra Italia e USA riporta che tutte le eventuali nuove strutture sono costruite con fondi americani e che tutti i consumi (luce, acqua e gas) saranno pagati sempre dagli americani.
Ma questo non lo gridava.
Bell?esempio di integrazione.

Silvano Giometto
Giovanni
Inviato Domenica 26 Maggio 2013 alle 14:37

Forse per i prebiteri è più opportuno pregare che non fare il politicante e fare finta di rispettare la gerarchia. Cantare in Chiesa bella ciao è un insulto a Dio. Ma si sa che a Vicenza i cattokomunisti con sede magari anche in seminario oltre che in numerose scuole, han seminato più avversione che amore di fratelli.
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