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Domani e sabato a Venezia il workshop "L'Europa oltre l'Europa"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 23 Maggio 2013 alle 20:48 | 0 commenti

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Comune di Venezia  - Esperti, amministratori locali, politici e rappresentanti dei movimenti sociali - provenienti da più di dieci Paesi europei - si confronteranno domani e dopodomani a Venezia al convegno-workshop “L'Europa oltre l'Europa. Per un patto costituente tra cittadine e cittadini: finanza o democrazia”, con l'intento di vagliare le strategie più opportune da intraprendere per la costruzione di un altro spazio europeo possibile, contrapponendo alle politiche di austerità imposte dall'alto un'Europa rifondata dal basso. 

Il programma dell'evento, promosso da Globalproject e European Alternatives e organizzato in collaborazione con il Centro Pace del Comune di Venezia, è stato presentato oggi con una conferenza stampa svoltasi a Ca' Farsetti, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, l'assessore comunale alle Politiche giovanili e Pace, Gianfranco Bettin, e la presidente di Globalproject, Vilma Mazza.

“Reinventare un'Europa diversa dei diritti – ha esordito Mazza, ricordando che la due-giorni ha riscosso un interesse che è andato ben oltre le aspettative, con oltre quaranta relatori confermati – ha bisogno di un nuovo pensiero e di azioni multiple”. Per gli organizzatori un'Europa rifondata sui concetti di democrazia, solidarietà, difesa dei beni comuni, e contrapposta all'attuale governance che, rispondendo a logiche economiche e finanziarie estranee alla stessa cornice istituzionale dei Trattati, sta impoverendo il continente e allargando la forbice delle disuguaglianze sociali, non può che spostare il baricentro del proprio potere oltre i suoi stessi confini, verso Est e verso Sud, dove le giovani generazioni sono protagoniste di una radicale domanda di cambiamento.

“Come Comune – ha affermato Bettin – siamo interessati a questo tipo di percorsi perché intrecciano le esperienze dei movimenti e quelle amministrative, pur sapendo che questi confronti non escludono conflitti. L'Europa in cui ci riconosciamo di più – ha proseguito - è quella dei popoli e delle città, che  costituiscono la sua vera radice. Dimensioni che oggi sono messe sotto attacco da un'Europa che prevale, che è quella delle oligarchie, della finanza, dell'apparato burocratico e di alcune grandi imprese multinazionali, pur non senza contraddizioni. I popoli europei soffrono a causa delle politiche del rigore e le città in particolare sono in difficoltà, perché si ritrovano a doverle applicare alle spese per il welfare e ai servizi al cittadino. Come amministratori locali siamo spinti dall'alto a trasformare beni comuni in beni non più pubblici e a cedere sovranità. Vorremmo invece vedere rafforzata un'altra idea di Europa, in cui le città possano tornare a svolgere il ruolo per cui sono nate, ossia rappresentare le comunità locali e, federandosi, comporre un'Italia e un'Europa delle autonomie”.

Tre le sessioni del convegno, ospitate in sedi istituzionali e non, quali l'ex Cotonificio a Santa Marta dello Iuav (venerdì pomeriggio), la sala del Consiglio comunale (sabato mattina) e i S.a.L.E. Docks (sabato pomeriggio). Maggiori informazioni su www.globalproject.info


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